Storia e finalità
L’Amministrazione comunale, con l’obiettivo della conservazione degli elementi storici, morfologici, architettonici ed ambientali della città antica, ha avviato nel 1991 l’iniziativa denominata “Progetto Facciate del Corso”. Tale progetto è finalizzato a promuovere il restauro delle facciate degli edifici di pregio del Centro Storico di Pordenone e nasce dall’accordo tra l’istituto Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone (successivamente Fondazione CRUP ora Fondazione Friuli) ed il Comune di Pordenone con la consulenza scientifica della Soprintendenza.
I destinatari dei benefici possono essere, oltre al Comune di Pordenone per i propri immobili, i privati proprietari degli immobili anche organizzati in cooperativa o costituiti in condominio.
Le operazione ammesse a contributo riguardano:
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il ripristino e l’integrazione delle pitture murali degli intonaci pregevoli e delle finiture riferite all’intera facciata che prospetta su spazio pubblico;
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l’impalcatura necessaria all’esecuzione dell’intervento;
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i rilievi grafici e fotografici, richiesti a titolo di documentazione;
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eventuali prelievi, indagini stratigrafiche ed analisi chimiche.
Sono escluse dal contributo l’IVA e tutte le opere di carattere manutentivo e /o strutturale degli edifici.
In ogni caso il Progetto Facciate del Corso, al di là della concessione del contributo, fissa le modalità da seguire nella realizzazione del restauro delle facciate storiche.
Particolare fregio palazzo Mantica
IL PROGETTO ORIGINARIO
L’individuazione delle facciate che prospettano su corso Vittorio Emanuele, entro l’ambito caratterizzato dal vincolo di “protezione delle bellezze naturali dell’insieme del centro storico di Pordenone”, si è basata su analisi e studi, avviati a suo tempo con la collaborazione del Ministero dei Beni e le Attività Culturali e di studiosi del settore, con i quali sono state individuate le modalità più idonee per procedere al ripristino delle parti affrescate delle facciate degli edifici prescelti ed al restauro degli intonaci pregevoli degli edifici stessi.
Per il valore storico-artistico delle parti affrescate della facciata, sono stati individuati come prioritari gli interventi sugli edifici, che si riportano di seguito, e che sono già stati restaurati:
- Palazzo Varaschini – Veroi
- Palazzo Policreti
- Casa Bassano
- Palazzo Mantica
- Palazzo Mantica Cattaneo
Il progetto ha individuato complessivamente 36 facciate lungo Corso Vittorio Emanuele II° e il primo tratto di Corso Garibaldi (elenco) di cui, a luglio 2013, ne risultano restaurate 22 delle quali 18 con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone.
Oltre al contributo concesso dalla Fondazione con D.G.C. n. 307 del 09.09.2002 l’Amministrazione comunale ha stabilito che, per le stesse facciate, possa essere richiesto, dal privato che intende intervenire, anche il contributo regionale ai sensi della Legge Regionale 34/1987.
La fase attuativa (direttive approvate con DGC n. 33/2013)
Le domande di verifica di ammissibilità a contributo pervenute entro il 31 maggio di ogni anno verranno esaminate e proseguiranno il loro iter nell’anno in corso. Quelle pervenute oltre il 31 maggio saranno raccolte per l’anno successivo.
Per le 14 facciate non ancora restaurate il privato che intende eseguire interventi di restauro sul proprio immobile, può presentare la domanda di verifica di ammissibilità al contributo allegando la proposta di restauro ed il preventivo di spesa dell’intervento.
L’ufficio comunale trasmette alla Soprintendenza le copie del progetto per il nulla-osta sui lavori e sulla congruità della spesa.
A seguito del nulla-osta della Soprintendenza il privato dovrà presentare la domanda di verifica di disponibilità finanziaria che l’Amministrazione Comunale invierà alla Fondazione Friuli.
Con la nota della Fondazione che stabilisce la quota del contributo concesso, l’Amministrazione comunica al richiedente l’assenso all’intervento specificandone la quota assegnata.
Successivamente il privato deve presentare una nota di conferma della sua volontà di intervenire e conseguentemente presenta la domanda di contributo, anche ai sensi della L.R. 34/87, corredata dal progetto di restauro completo.
Il progetto deve quindi ottenere l’autorizzazione edilizia e paesaggistica ed i lavori dovranno aver inizio entro un anno dalla comunicazione del Comune di assenso all'intervento.
L’erogazione del contributo, previa comunicazione di fine lavori, trasmissione del consuntivo di spesa dettagliato e conseguente collaudo da parte della Soprintendenza, avviene a seguito della presentazione delle fatture già liquidate.
Particolare fregio casa Marone Da Ros
L’ESTENSIONE DEL PROGETTO
Con la finalità di ampliare il recupero della città antica, l’Amministrazione Comunale nel 2007 ha esteso l’ambito d’intervento del Progetto Facciate del Corso a tutti gli immobili, ricadenti negli ambiti del Centro Storico Primario – zona AP (P.R. n. 12 del Centro Storico) e nella zona di pregio storico-ambientale – AS (P.R. n. 6 di corso Garibaldi) qualora sia comprovato il valore storico-artistico del relativo prospetto.
Con Delibera di Giunta Comunale n.397/07 integrata con D.G.C. n.112/2009, sono state approvate le Direttive per l’ammissibilità a contributo dei lavori di restauro delle facciate che prospettano sugli spazi pubblici, comprese nei Piani di Recupero del Centro Storico (PR 12) e di Corso Garibaldi (PR 6), non individuate puntualmente dal Progetto Facciate del Corso, previa verifica, da parte dei proprietari del valore storico-artistico delle facciate prospicienti la viabilità pubblica.
Fino a luglio 2013 le facciate restaurate, non individuate puntualmente dal Progetto, risultano 12 (elenco).
La fase attuativa (direttive approvate con DGC n. 33/2013)
Le domande di verifica di ammissibilità a contributo pervenute entro il 31 maggio di ogni anno verranno esaminate e proseguiranno il loro iter nell’anno in corso. Quelle pervenute oltre il 31 maggio saranno raccolte per l’anno successivo.
Il privato che intende eseguire interventi di restauro sulla facciata dell’immobile, compreso nei Piani di Recupero del Centro Storico (PR 12) e di corso Garibaldi (PR 6), deve ottenere dalla Soprintendenza, per il tramite del Comune, il parere sul valore storico-artistico della facciata. Nel caso di riconoscimento di tale valore il progetto di restauro dovrà seguire l'iter descritto nella “fase attuativa” del progetto originario.
Particolare fregio palazzo Gregoris - Bassani