Ex bagni pubblici
I bagni pubblici furono edificati nel 1907 per offrire un servizio che potesse migliorare le condizioni di vita della cittadinanza, in quanto la maggior parte degli abitanti sfruttava ancora l’acqua sorgiva che circondava la città per soddisfare comuni esigenze igieniche, l’edilizia residenziale non era adeguata alle norme dell'ingegneria sanitaria e il sistema fognario risultava del tutto insufficiente.
La costruzione dell’edificio fu realizzata da una società mista formata dal Comune di Pordenone e alcuni privati. Si scelse di intervenire in un'area posta lungo la strada nuova per Udine, di fronte al macello comunale, all'epoca piena periferia.
L'edificio è stato costruito con uno stile moderno, esternamente aveva le sembianze di una villa, un po’ arretrata rispetto alla strada. Possedeva un impianto caratterizzato da una grande hall al piano terra, che conduceva da una parte all'ala dedicata agli uomini e dall’altra a quella riservata alle donne. Una piccola sala esagonale fungeva da cerniera a questa semplice composizione. La torretta al primo piano, che corrispondeva allo spazio dedicato agli uffici, riprendeva alcuni esempi di ville extraurbane. La facciata a sud era quasi completamente forata, nella sala d'ingresso le finestre tripartite erano molto ampie, mentre nella zona dei bagni le trasparenze erano create sotto lo sporto di gronda.
I bagni pubblici, per soddisfare le esigenze di una popolazione sempre più numerosa, furono ampliati nel 1934 e nel 1949. L'impianto rimase in attività fino agli anni Settanta, poi la modifica degli stili di vita dei cittadini di Pordenone rese superflua la sua funzione.
Oggi l’edificio versa in uno stato di completo abbandono.