Casa Gregoris Bassani
Casa Bassani, un piccolo gioiello che si affaccia sul Corso Vittorio Emanuele II, è stata edificata intorno al XV secolo, ma risulta assai difficile ricostruire la sua storia, a causa dei continui passaggi di proprietà, frantumazioni e modifiche strutturali avvenute nel corso dei secoli.
Tra il Settecento e l’Ottocento è stata definita “Casa de muro copperta di coppi in due solai” e spesso è stata ricordata come la “casa picta”, che ha destato meraviglia in molti viaggiatori che hanno visitato Pordenone.
In molti si sono anche chiesti che origini avesse la famiglia che dà il nome all’edificio. È una domanda legittima, alla quale non si è ancora riusciti a dare una risposta chiara, perché le notizie
giunte fino a noi sono assai discontinue. Si sa che nel 1762 un certo signor Pietro Bassani decise di dar vita a un filatoio in Borgo San Giorgio, ma non si sa con certezza se fosse proprio la sua famiglia ad abitare questo palazzo, è certo invece che con la sua famiglia vivesse nella “frazione” di San Marco. Fino al 1928 in questa casa visse Beatrice Cristante Bassani, moglie di Carlo Bassani, l’allora segretario comunale.
Tornando alla struttura del palazzo, la sua facciata è composta da due piani con portico e sottotetto. Mostra una coppia di finestre al primo e al secondo piano, con davanzali e cornici in pietra modanata e due aperture nella parte del sottotetto.
Il restauro conservativo della facciata, avvenuto nel 1999, ha messo in luce la sua maestosa decorazione, che presenta due ordini di “finta tappezzeria” damascata, caratterizzata da un acceso cromatismo. Al centro si vede spiccare, annodato al chiodo da un nastro, lo stemma della famiglia Gregoris con le iniziali di Francesco.
Tre fregi fungono da marcapiano con maschere, delfini, sirene, tritoni e ippogrifi. Per la presenza dello stemma dei Gregoris sulla facciata, si suppone che il piccolo edificio un tempo fosse tutt’uno con il più sfarzoso e confinante palazzo Gregoris.