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Chiesa di San Giorgio

Descrizione e cenni storici sulla Chiesa di San Giorgio a Pordenone

Chiesa di San GiorgioUn primitivo oratorio di San Giorgio viene ricordato nel 1347 nel testamento di Ricchiero Ricchieri, il quale mise a disposizione una somma di denaro per la sua manutenzione.

Nel 1588, a seguito dell’ingrandirsi della città, fu elevata a parrocchia.

L’edificio fu poi ampliato nel 1625 e nuovamente a partire dal 1792 per iniziativa di Don Lorenzo Grigoletti, zio del pittore Michelangelo; il rinnovamento si concluse solo nel 1873, quando il monumento fu consacrato e fu conclusa la facciata in stile neoclassico progettata dal pordenonese Giobatta Bassi (1792-1879).

All’interno della chiesa sono ancora conservate numerose opere d’arte, come la grande pala dedicata a San Giorgio del pittore pordenonese Gasparo Narvesa (1558-1639), la pala di Sant’Anna e quella di Santa Lucia di Michelangelo Grigoletti (1801-1870) e la pala di Sant’Antonio di Pio Rossi (1886-1969). Gli affreschi interni, con le scene dell’Annunciazione nell’arcata dell’abside e altre raffigurazioni di santi e angeli nella volta della navata, furono realizzati dall’artista Tiburzio Donadon e vennero inaugurati nel 1941.

Durante la Seconda Guerra Mondale, nel 1945, una bomba sfiorò il campanile e sfondò il tetto, cadendo sul pavimento senza esplodere.

Nel 1975 venne avviato un intervento di restauro generale dell’edificio, con il quale sono stati eseguiti lavori prevalentemente di manutenzione del tetto, rifacimento parziale degli intonaci esterni e pittura esterna. Il tempio fu inaugurato nel Natale del 1975, ma il sisma del 1976 causò ulteriori danni alla sua struttura.

L’edificio, tra il 2001 e il 2002, venne sottoposto a un ulteriore intervento di consolidamento e restauro conservativo.

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pubblicato il 2018/12/19 12:43:00 GMT+1 ultima modifica 2019-08-30T08:47:48+01:00
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