Museo Diocesano
Il Museo Diocesano di Pordenone è parte integrante dell’edificio del Centro Attività Pastorali della Diocesi di Concordia-Pordenone. Si tratta di un edificio moderno e funzionale, progettato nel 1988 dall’architetto altoatesino Othmar Barth (1927-2010).
La struttura si compone di più unità ed è collocata su un’altura che la pone in un punto sopraelevato rispetto al livello della strada e al corso del fiume Noncello. La superficie dei suoi prospetti è ricoperta da mattoni faccia a vista, interrotti da cortine finestrate e cieche, sapientemente ripartite.
Il complesso è stato ultimato nel 1991 e il Museo Diocesano di Arte Sacra è stato ufficialmente inaugurato nel 1995. Al suo interno hanno trovato una felice collocazione diverse raccolte d’arte, per lo più facenti parte dei beni delle parrocchie della diocesi Concordia-Pordenone, che giacevano in abbandono, e altre opere a seguito di lasciti, acquisizioni e depositi. Lo scopo del museo è di conservare e preservare tali opere per documentare la pratica devozionale delle comunità cristiane in quest’area geografica. Gli spazi sono organizzati rispettando canoni di funzionalità e rigore formale.
Nel museo si possono ammirare opere d’arte realizzate a partire dai secoli VI-VII fino a giungere alla contemporaneità. La collezione si compone di affreschi, dipinti su tavola e tela, sculture lignee e in pietra, argenteria, disegni e stampe e paramenti liturgici.
Nelle sale del piano rialzato si possono ammirare sinopie e affreschi provenienti da Maniago, Maniagolibero, Pordenone-San Marco e Castello di Aviano, a testimonianza della ricchezza decorativa degli edifici di culto della zona.
Al piano inferiore si trova la pinacoteca, che raccoglie e conserva le opere di importanti artisti, come Pomponio Amalteo (1505-1588), il Calderari (1500 ca-1563), Palma il Giovane (1544-1628), Antonio Carneo (1637-1692) e Michelangelo Grigoletti (1801-1870) e i materiali di devozione popolare, come l’argenteria, tessuti, monete.