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Palazzo De Rubeis Rosittis

Descrizione e cenni storici sul palazzo De Rubeis Rosittis di Pordenone

Palazzo RosittisPalazzo de Rubeis venne costruito intorno al XIV secolo e rappresenta una delle più belle case affrescate di Corso Vittorio Emanuele II. Probabilmente in origine fu abitato dalla casata dei de Rubeis, alla quale appartennero vari notai e cavalieri.

La facciata del palazzo è articolata su due piani, più il porticato e il mezzanino. Al primo piano appaiono tre bifore, quelle laterali sono ad arco a tutto sesto, mentre quella centrale è ad arco trilobato. Al secondo piano, sopra le tre bifore ad arco trilobato, corre la fascia in cotto del marcapiano e una decorazione ad archetti con volute vegetali. Nello spazio tra le piccole colonne vi è un bizzarro bestiario con animali fantastici, alternato a figure umane. La splendida decorazione che percorre la facciata emula una tappezzeria a motivi geometrici colorati con rombi, racemi e spirali.
Al centro della facciata, sopra la finestra centrale del primo piano, è visibile uno stemma di epoca seicentesca, purtroppo mutilo, di casato non identificabile.

Le decorazioni della parte inferiore vennero restaurate nel 1929 ad opera di Tiburzio Donadon. Nel 2005 la facciata è stata restaurata da Giancarlo e Giovanni Magri e, grazie a quest’ultimo intervento, è stato possibile recuperare la pittura originale, eliminando gli strati sovrapposti.

Il piano terra è delimitato da un porticato a tre arcate, ad arco ribassato, di epoca ottocentesca. Il portone cinquecentesco è incorniciato da un’iscrizione lapidea in latino che documenta che nel 1557 il palazzo era abitato da Francesco de Rosittis, capitano della Meduna.

I Rosittis erano proprietari terrieri chiamati anche Del Sal per il commercio del sale che svolsero fino alla venuta della Serenissima. Nel 1598 il cognome della famiglia risultava composto in Rosittis-Lanteris.

pubblicato il 2018/12/11 16:24:00 GMT+1 ultima modifica 2019-08-30T08:58:55+01:00
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