Piazza Risorgimento
Piazza Risorgimento sorge nelle immediate vicinanze del centro storico, in un’area compresa tra viale Dante (tracciato nel 1938-39 come circonvallazione della città) e via Santa Caterina, un tempo terreno di proprietà dei Cossetti che vi avevano villa e casa colonica.
Venne ideata da Ezio Cerutti (1911-1990) che nel 1955 venne chiamato dall’amministrazione pubblica a realizzare il progetto del Piano Regolatore.
Nella piazza, oltre a consuete funzioni abitative, si insediarono numerosi uffici tra i quali l’INPS, l’INA, l’INAIL, il Catasto, le Poste e la sede della Provincia e venne collocato anche il capolinea delle linee di corriere della città. Il progetto avrebbe dovuto trasformare questo spazio in un’importante porta d’accesso alla città e rappresentare le trasformazioni del nuovo corso socio-economico del primo dopoguerra.
Il disegno urbano di Cerutti, milanese e di fede razionalista, è fortemente influenzato da un certo monumentalismo, legato a esperienze di progettazione di grandi spazi urbani. Nel contesto pordenonese, le dimensioni delineate dal suo disegno finiscono per tradursi in un spazio poco coerente rispetto alle reali dimensioni della città. Negli anni successivi alla sua realizzazione, piazza Risorgimento incominciò un lento e progressivo declino.
Tra il 1994 e il 1995 la piazza è stata rammodernata e abbellita grazie agli interventi promossi dal Comune. Nel 2005 si decise di modificare il senso di marcia delle vie che la delimitano e nell’aprile del 2008 l’Amministrazione trasferì il capolinea delle autocorriere nel nuovo terminal adiacente alla stazione ferroviaria. Tale cambiamento ha creato le condizioni per poter ripensare concretamente all’assetto della piazza e per poterla reinterpretare in rapporto ai reali bisogni della contemporaneità.
Oggi piazza Risorgimento, grazie a iniziative promosse dall’amministrazione pubblica e da associazioni formate da residenti e commercianti, è stata trasformata in un punto d’incontro accogliente e piacevole per tutti i cittadini di Pordenone.