Villa Galvani (Galleria Pizzinato - PAFF!)
La villa, un tempo residenza della famiglia Galvani, è collocata all’interno dell’omonimo parco cittadino, a ridosso del centro storico cittadino.
Ha le caratteristiche strutturali tipiche di una villa veneta, ma non è stato possibile attribuire con esattezza la data di costruzione. Da quanto emerge dallo studio delle mappe catastali, il complesso viene realizzato in tempi diversi. Dal Catasto Lombardo-Veneto (1831-1851) appare solo il corpo centrale di forma quadrata a due piani con sottotetto, mentre dal catasto Austro- Italiano (1851-1943), l’edificio si mostra già modificato, la pianta è rettangolare per la costruzione dei due corpi laterali addossati.
Verso le bassure si vedono anche due edifici di piccola entità, essi avevano probabilmente la funzione di magazzino, o deposito.
La villa è stata la dimora dei Galvani, una famiglia arrivata a Pordenone dall’Emilia, che grazie a diverse e fortunate iniziative imprenditoriali – come la cartiera, l’industria serica e la fabbrica di ceramiche – ricoprì un ruolo sempre più di rilievo nella società locale di fine Ottocento e prima metà del Novecento.
Da alcuni studi fatti sui Galvani e dagli atti notarili, è noto che la proprietà della villa rimase a loro fino al 1970, anno in cui venne ceduta al Comune di Pordenone, assieme al parco, in conto oneri di urbanizzazione, nell’ambito della complessa operazione immobiliare.
In quegli anni la villa versava in uno stato di completo abbandono, con i tetti dei corpi laterali crollati a causa delle infiltrazioni d’acqua e gli intonaci dei serramenti esterni ed interni in una condizione davvero fatiscenti. Probabilmente, proprio a causa di questo pessimo stato conservativo e forse perché era destinata a un’imminente demolizione, non viene nemmeno menzionata la sua presenza all’interno del parco nell’atto di compravendita.
Nonostante queste premesse, tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta del Novecento, la villa ha subito un radicale intervento di ristrutturazione e consolidamento statico nella parte centrale e di totale ricostruzione nei due corpi laterali più bassi.
Dal 1990 viene aperta al pubblico come sede di mostre temporanee. Nel 2010 vengono costruiti due corpi attigui e comunicanti con l’edificio storico, adibiti anch’essi a spazio espositivo.
VAI ALLA GALLERIA FOTOGRAFICA
Devi accettare i cookie di youtube per vedere questo contenuto.
Per favore abilitali oppure gestisci le tue preferenze