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Segnalazione di illeciti - WHISTLEBLOWING

Con il termine whistleblower si intende colui che segnala violazioni di disposizioni normative che ledono l'interesse pubblico o l'integrità dell'amministrazione, di cui sia venuto a conoscenza in un contesto lavorativo pubblico o privato.

La Legge n.190/2012 ha introdotto l’art.54 bis nel D. Lgs. n.165/2001 rubricato “Tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti” (c.d. whistleblower) al fine di fornire tutela a coloro che, nell’ambito del proprio contesto lavorativo, vengano a conoscenza di comportamenti, atti od omissioni illeciti e decidano di segnalarli o denunciarli alle autorità competenti (c.d. segnalazione whistleblowing).

Tale disciplina è stata successivamente oggetto di diverse modifiche e, in particolare, il D. Lgs. n.24/2023 che, recependo la Direttiva U.E. 2019/1937, ha abrogato, tra l’altro, l’art.54 bis del D. Lgs. n.165/2001 e raccolto in un unico testo normativo l’intera disciplina dei canali di segnalazione e delle tutele riconosciute ai segnalanti sia del settore pubblico che del settore privato prevedendo diverse novità, ovvero ampliando le tutele in caso di segnalazioni di illeciti ed estendendo l’ambito applicativo soggettivo e le procedure per preservare i soggetti segnalanti da possibili ritorsioni.

In attuazione del D. Lgs. n.24/2023, l’ANAC, con delibera n.311/2023, ha adottato le Linee Guida volte, tra l’altro, a dare delle indicazioni per la predisposizione dei canali interni da parte degli Enti Pubblici.

Tra queste disposizioni vi è quella per cui i soggetti indicati nell’articolo 3 del D. Lgs. n.24/2023 che siano venuti a conoscenza, nell’ambito del proprio contesto lavorativo pubblico, di informazioni sulle violazioni di normative nazionali o dell’U.E. che ledono l’interesse pubblico o l’integrità dell’Amministrazione Pubblica, possono presentare la segnalazione al Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza o:

  • in forma scritta, anche con modalità informatiche (piattaforma online);
  • in forma orale, alternativamente, attraverso linee telefoniche, sistemi di messaggistica vocale ovvero, su richiesta della persona segnalante, mediante un incontro diretto fissato entro un termine ragionevole.

Il Comune di Pordenone si è adeguato alla normativa sopra citata riconoscendo la possibilità ai soggetti indicati nell’art. 3 del D.Lgs. n. 24/2023 di presentare la segnalazione al Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza in forma scritta attraverso la piattaforma informatica “WhistleblowingPA” di Transparency International Italia e di Whistleblowing Solutions reperibile nella rete intranet comunale e/o inviando una segnalazione tramite il link in questa pagina:

  icona link INVIA UNA SEGNALAZIONE


Le caratteristiche principali di questa piattaforma sono le seguenti:

  • la segnalazione viene fatta attraverso la compilazione di un questionario e può essere inviata in forma anonima (se anonima, sarà presa in carico solo se adeguatamente circostanziata);
  • la segnalazione viene ricevuta dal Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza e da lui gestita mantenendo il dovere di confidenzialità nei confronti del segnalante;
  • nel momento dell’invio della segnalazione, il segnalante riceve un codice numerico di 16 cifre che deve conservare per poter accedere nuovamente alla segnalazione, verificare la risposta del Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza e dialogare rispondendo a richieste di chiarimenti o approfondimenti;
  • la segnalazione può essere fatta da qualsiasi dispositivo digitale (pc, tablet, smartphone) sia dall’interno dell’Ente che dal suo esterno, collegandosi all'indirizzo whistleblowing.it.

E’, comunque, possibile effettuare anche la segnalazione in forma orale attraverso una richiesta di un incontro diretto con il Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza al seguente indirizzo email anticorruzione@comune.pordenone.it.

In entrambi i casi, è garantito il sistema di protezione previsto dal D. Lgs. n. 24/2023 (tutela della riservatezza, tutela da eventuali ritorsioni, ecc).

Per quanto non espressamente indicato nella presente pagina si rinvia al D. Lgs. n. 24/2023 e alle Linee Guida ANAC adottate con delibera n. 311/2023.

pubblicato il 2022/12/16 19:17:00 GMT+2 ultima modifica 2024-05-03T13:23:12+02:00
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