Femminile, al plurale
- Data 16 gennaio 2020
Venerdì 17 il primo appuntamento: Conferenza: “ Le Donne di Leonardo”
La rassegna: Femminile, al plurale
Presentato in Municipio il calendario della rassegna FEMMINILE, AL PLURALE – le immagini pubbliche delle donne da Leonardo ai nostri giorni- un progetto di divulgazione della cultura umanistica che esplora l’universo femminile con convegni, incontri, arte, cinema, letteratura, laboratori e corsi di aggiornamento. Curato da Sergia Adamo, FEMMINILE, AL PLURALE è promosso da Uti Noncello e dal comune di Pordenone, con il sostegno della BCC, del Collegio del Mondo Unito, del Dipartimento per le pari opportunità e con il patrocinio dell’Università di Trieste e della Consigliera di Parità della Regione FVG. Finanziato dalla Regione con 25 mila euro, si terrà dal 17 gennaio al 30 marzo con eventi organizzati a Pordenone, Trieste, Duino Aurisina, Fiumicello e con appuntamenti anche nelle università di Pola e Zagabria.
E’ un progetto finalizzato ad aggiungere un altro tassello a quel processo di cambiamento culturale che vogliamo stimolare - ha commentato l’assessora Guglielmina Cucci - , abbiamo cominciato alcuni anni fa con diverse iniziative, per sensibilizzare la società civile ad una maggiore attenzione sulla condizione della donna per riaffermarne la dignità e il ruolo nella società. Di questo progetto – ha proseguito l’assessora - tre punti sono particolarmente significativi; la modalità realizzativa che privilegia un approccio scientifico, la diffusione degli eventi sul territorio e l’osservazione sulla rappresentazione e sull’immagine pubblica della donna.
Il primo appuntamento della sezione IERI è in programma a Pordenone per venerdì 17; alle 17.30 all’ex convento di San Francesco, è in calendario la conferenza dedicata alla rappresentazione della donna nella pittura di Leonardo Da Vinci. A tal proposito lo spartiacque dell’arte pittorica , – ha chiosato il commissario dell’Uti Noncello Augusto Viola - è la Gioconda, figura femminile che per la prima volta è raffigurata in un nuova dimensione che si evince dallo sguardo, dal sentimento e dalla passione che emana. Stesso luogo e stessa ora il 21 gennaio, con la presentazione di un testo del Cinquecento che, tra letterature e musica indaga sulle immagini delle donne di quel tempo, e il 30 in Biblioteca la presentazione della copia anastatica dello storico volume “Il libro della bella donna “ di Federico Luigini.
Si passerà quindi all’OGGI in cui “Femminile, al plurale” si interroga sulle molte condizioni e situazioni in cui vive la donna; in marzo con l’arte e la letteratura e in febbraio con il cinema. Il capitolo dedicato alla FORMAZIONE, con cinque appuntamenti tra gennaio e marzo, si caratterizza per due sezioni, una laboratoriale indirizzata agli studenti per indurli ad affrontare i temi dell’immagine di sé e della propria identità in materia di questioni di genere, e l’altra dedicata ai corsi di aggiornamento professionale sui percorsi delle medesime tematiche, innescati dai processi comunicativi, educativi e didattici, dedicati ad insegnanti, giornalisti ed operatori culturali. Il programma sarà pubblicato sul sito del Comune.
FEMMINILE, AL PLURALE si avvale dei parternariati di CLIC Trieste – Psicologia e Psicomotricità, Associazione della Stampa FVG, Università degli studi Juraj Dobrila di Pola – Facoltà di Studi Interdisciplinari, Italiani e Culturali, Associazione Voci di Donne, Casa Internazionale delle Donne di Trieste, I.S.I.S. ‘G. D’Annunzio – M. Fabiani’ Gorizia, Associazione Culturale Attivamente e delle collaborazioni di: Cinemazero, Carta di Pordenone – Media e Rappresentazione di Genere,
I.S.I.S. ‘Liceo Carducci -Dante’ di Trieste, Progetto LEI del Comune di Trieste, Comune di Fiumicello, CREAA, Sveucilište u Zagrebu, Filozofski fakultet – Università di Zagabria, Facoltà di Lettere e Filosofia, Scuola secondaria di primo grado Ugo Pellis di Fiumicello, Scuola secondaria di primo grado Guido Brunner di Trieste, Articolo 21, Ordine dei Giornalisti Fvg, Circolo della Stampa di Pordenone, Protocollo dei 50 Comuni per le pari opportunità.