Assegno di inclusione, un contributo per le famiglie in difficoltà
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha istituito dal primo gennaio 2024 l'Assegno di inclusione come misura di sostegno economico e di inclusione sociale e professionale, erogata in base a requisiti di residenza, cittadinanza e soggiorno e sulla base dell'ISEE.
Il contributo economico viene erogato mensilmente attraverso la Carta di Inclusione o Carta ADI, uno strumento di pagamento elettronico ricaricabile con il quale possono essere eseguiti prelievi di contante entro un limite mensile di 100 euro.
L'attivazione della misura di sostegno prevede l'adesione ad un percorso personalizzato di inclusione sociale e lavorativa.
Chi ne ha diritto
L'Assegno di inclusione deve essere richiesto con modalità telematiche all'INPS, che lo riconosce previa verifica del possesso dei requisiti e delle condizioni richieste. La richiesta può anche essere presentata presso i patronati e i centri di assistenza fiscale (CAF), in convenzione con l'INPS.
È destinato ai nuclei familiari con basso ISEE annuo, residenti in Italia da almeno 5 anni di cui gli ultimi due continuativi e con cittadinanza europea, che abbiano almeno una delle seguenti condizioni:
- un componente con disabilità
- un componente minorenne
- un componente con almeno 60 anni di età
- condizione di svantaggio certificato e inserito in un programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali