Bar e ristoranti, il Comune proroga l’esenzione Cosap e il raddoppio degli spazi esterni
25 gennaio 2021
Agevolazioni prolungate in attesa della riapertura
Su decisione del sindaco Alessandro Ciriani e dell’assessore Emanuele Loperfido, l’Amministrazione comunale ha ulteriormente prorogato le agevolazioni sugli arredi esterni di bar, ristoranti e locali della città.
La delibera comunale, approvata giovedì, conferma sia la totale gratuità dell’occupazione di suolo pubblico con sedie e tavoli, sia il raddoppio degli spazi concessi rispetto al normale. Ciò, naturalmente, nella speranza che il Friuli Venezia Giulia torni zona gialla e che, di conseguenza, i locali riaprano.
Le agevolazioni sono state prorogate (questa è la seconda proroga) in considerazione del fatto che la pandemia è purtroppo ancora in pieno corso, e una delle categorie più colpite dalle ricadute economiche è, come noto, quella del commercio.
Oltre a esentare i titolari dal pagamento della Cosap (il canone di occupazione del suolo pubblico), allo stesso tempo l’estensione degli spazi esterni consente, o meglio consentirà, il distanziamento tra i clienti.
Le misure, introdotte lo scorso maggio, sono state particolarmente apprezzate durante la scorsa estate, sia dagli esercenti sia dai clienti. Per ora la proroga si spinge fino al 31 marzo ma la volontà del Comune è prolungarla per tutta l’estate, sempre che l’operazione risulti fattibile per le casse comunali.
«L’intenzione – aggiunge Ciriani - sarebbe riconfermare anche l’esenzione della quota comunale Tari per le attività economiche (la quota restante è statale e non possiamo intervenire). Pur ricorrendo ai fondi nazionali, l’operazione nel 2020 è costata al Comune quasi 1 milione. Per riapplicare lo sgravio è necessario che lo Stato intervenga, in modo che gli enti locali non si dissanguino».
Per Loperfido «il Comune di Pordenone ha fatto e sta facendo tutto ciò che un Comune può fare per essere concretamente vicino agli operatori commerciali, specie in un momento in cui devono affrontare le difficoltà del Governo sui ristori».