Bilancio metà mandato, realizzato il 60 per cento del programma

18 aprile 2019

Online il «bilancio intermedio», documento tecnico che illustra i risultati raggiunti al 31 dicembre 2018, settore per settore. Investiti 43 milioni in opere pubbliche.

A metà del suo mandato l’Amministrazione comunale ha realizzato il 60 per cento del programma e ha investito 43 milioni tra opere pubbliche già realizzate, progettate, in corso di realizzazione.

E’ questa, in estrema sintesi, la fotografia scattata dal Bilancio di mezzo mandato. Il corposo documento - liberamente consultabile - riporta in modo oggettivo e dettagliato, settore per settore, i risultati raggiunti al 31 dicembre 2018 rispetto al programma amministrativo.

 

STRUMENTO DI TRASPARENZA

«Un documento tecnico redatto dagli uffici, né autocelebrativo né politico – hanno precisato il sindaco Alessandro Ciriani e l’assessore Cristina Burgnich –. La sua realizzazione e pubblicazione non è obbligatoria, ma lo abbiamo fatto redigere perché è uno strumento di valutazione, controllo e soprattutto di trasparenza nei confronti dei cittadini». Ogni voce è accompagnata da un bollino verde o rosso a seconda del grado di avanzamento delle azioni rispetto agli obiettivi. Il bilancio segna verde nella stragrande maggioranza dei casi. «Il bollino rosso sul trasporto pubblico locale, partita fondamentale per la città, non dipende dal Comune – ha puntualizzato Ciriani – ma dalla vicenda giudiziaria ancora in corso legata all’aggiudicazione della gara per il Tpl. Finché quella causa legale non si sblocca non possiamo pianificare il nuovo trasporto pubblico».


IL REPORT

«Con il 59,32 per cento degli obiettivi raggiunti – ha commentato Burgnich – possiamo dire di aver strutturato il nostro lavoro in modo proficuo, anche per la seconda parte del mandato». Per Ciriani «il bilancio dà il quadro della sfida che ci siamo posti, e cioè non gestire l’ordinaria amministrazione ma puntare allo sviluppo della città e a servizi adeguati a un capoluogo. E’ un documento importante – ha aggiunto – perché consente di sensibilizzare i cittadini su come vengono spesi i soldi. Non ci sono solo gli investimenti visibili, come le strade e le asfaltature, ma anche quelli che non si vedono ma sono estremamente importanti e costosi, come i servizi per la disabilità, la manutenzione delle scuole, la messa in sicurezza degli impianti sportivi. Il 40 per cento degli obiettivi rimanenti è particolarmente pesante – ha concluso - basti pensare ai tanti cantieri per riqualificare strade, piazze, scuole e infrastrutture».


GLI INVESTIMENTI

Particolarmente significativi, come detto, i capitoli del bilancio intermedio dedicati agli investimenti in opere pubbliche. I 43 milioni complessivamente investiti sono così suddivisi: viabilità e strade 18,6 milioni; scuole 4,2; edifici pubblici 6,9; impianti sportivi 5,7; edifici culturali 3,51; edilizia sociale e assistenziale 2,2, difesa del suolo 2,26. «Abbiamo lavorato per impostare la partenza delle opere pubbliche a metà mandato – ha argomentato l’assessore all’urbanistica Cristina Amirante - e non al quarto anno, al fotofinish, come accade sempre. Posso dire, anche da dipendente pubblico ormai da 20 anni, che questo è un grande risultato».


SETTORI

Alla conferenza stampa sono intervenuti anche altri assessori della giunta comunale che hanno fornito un’analisi in pillole del proprio. «Abbiamo rimesso a posto le strutture sportive le cui manutenzioni erano ferme – ha elencato l’assessore a lavori pubblici e sport, Walter de Bortoli - abbiamo inoltre messo in regola le strutture museali e stiamo recuperando il patrimonio pubblico inutilizzato, destinandolo alle associazioni. Ricordo poi l’avvio della progettazione per ristrutturare il polisportivo di Villanova e l’imminente partenza della riqualificazione della villetta liberty di parco Querini». «Le oltre 350 mila presenze in città richiamate dai tanti eventi nell’ultimo triennio – ha osservato Pietro Tropeano (cultura) - dimostrano la vivacità culturale della città. Abbiamo garantito i contributi storici ai grandi eventi, come per esempio Pordenone Legge, e nel contempo abbiamo aumentato i trasferimenti alle associazioni, da 326 mila a 685 mila euro». Bilancio positivo anche per la promozione turistica, che «è stata estesa agli altri comuni in un’ottica di sistema – ha spiegato Guglielmina Cucci – nel 2018 sono partiti assieme a sei comuni i percorsi dedicati al Pordenone e abbiamo avviato una proficua collaborazione per lo scambio turistico con le vicine località balneari». Cucci è anche referente per le pari opportunità, «settore in cui il Comune di Pordenone è diventato esempio virtuoso a livello nazionale».