È iniziata la posa della fibra ottica a Pordenone
8 novembre 2021
Avviati i lavori di cablatura della città: Open Fiber sta già posando i propri cavi.
A Pordenone sono partiti i lavori di posa della fibra ottica per la creazione di una rete ultraveloce, infrastruttura necessaria per una città connessa e digitale.
Il Comune di Pordenone in questo periodo sta stipulando accordi con i principali operatori di telecomunicazioni per consentire la cablatura in città secondo uno sviluppo ordinato e controllato. Fra questi, è già al lavoro la società Open Fiber, che ha da poco stipulato una convenzione con il Comune e realizzerà nei prossimi mesi una vasta copertura, portando la fibra ottica direttamente ad abitazioni e aziende.
Si tratta di una infrastruttura di ultima generazione, realizzata in modalità FTTH (fiber to the home) e cioè fibra fin dentro casa, che consentirà velocità di connessione fino a 10 Gigabit al secondo.
Grazie a un investimento diretto di circa 7 milioni di euro, Open Fiber realizzerà una rete all’avanguardia, in grado di abilitare connessioni sicure e ultraveloci utili per il lavoro, lo studio, i servizi alle persone e alle aziende, oltre all’intrattenimento. La nuova rete consentirà a cittadini, imprese, attività commerciali, associazioni di collegarsi a internet ad altissima velocità e sfruttare al meglio tutte le opportunità dei servizi telematici oggi indispensabili in una città moderna.
Open Fiber per la posa degli impianti di telecomunicazione utilizzerà prevalentemente le tubazioni esistenti, con l’obiettivo e l’impegno a limitare al massimo la realizzazione di nuovi scavi in modo tale da contenere possibili disagi verso la cittadinanza.
La società ricorda inoltre che il cablaggio degli edifici è gratuito e ad uso del condominio, con i conseguenti vantaggi in termini di valutazione economica dell’immobile e appetibilità commerciale garantiti dalla presenza di una connettività a banda ultra larga.
Open Fiber è un operatore wholesale only, perciò non vende servizi al cliente finale ma è attiva esclusivamente nel mercato all’ingrosso offrendo l’accesso a tutti gli operatori interessati. I principali operatori partner di Open Fiber (come ad esempio Fastweb, Tiscali, Wind, Vodafone assieme a molti altri), insieme a Internet service provider locali, commercializzeranno i servizi sulla rete ultraveloce. I cittadini interessati potranno verificare la copertura del proprio indirizzo sul sito openfiber.it, contattare uno degli operatori disponibili e scegliere il piano tariffario preferito per iniziare a navigare ad altissima velocità.
La disponibilità di fibra ultraveloce è un elemento cardine per la crescita dei territori urbani, perché sviluppa connettività e servizi digitali, leve principali della produttività per affrontare le attuali sfide economiche e sociali. Uno degli obiettivi del Paese, previsto dall’Agenda digitale europea, è garantire una connettività FTTH da almeno 1 Giga per secondo a tutti i cittadini entro il 2026.
L’assessore comunale all’urbanistica Cristina Amirante: «Questa amministrazione crede fortemente nella digitalizzazione e nell’innovazione dei servizi e delle infrastrutture, perciò si sta impegnando al massimo per agevolare i lavori, governando il processo di posa delle infrastrutture secondo una pianificazione ordinata. Gli interventi di profonda ristrutturazione che abbiamo attuato negli ultimi anni in diverse aree della città (ad esempio in via Piave, via Cappuccini, viale Marconi), prevedendo anche nuovi sotto servizi, renderanno più semplice, rapido e meno impattante il lavoro di posa dei cavi».
«L’infrastruttura a banda ultra larga che Open Fiber sta realizzando a Pordenone – spiega Federico Cariali, Responsabile network e operations Open Fiber Friuli Venezia Giulia – permetterà a cittadini e imprese di poter usufruire a pieno dei servizi di ultima generazione come smart working, streaming in alta definizione, didattica a distanza, telemedicina e l’accesso ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione. Servizi e attività diventate necessarie nel difficile periodo di pandemia e ormai imprescindibili in una società sempre più digitalizzata”.