Il giardino segreto: il nuovo parco urbano di via Fratelli Bandiera
14 marzo 2022
Nell'area lungo via F.lli Bandiera, laterale di Viale Cossetti, adiacente al parco della scuola dell’infanzia comunale di viale Franco Martelli e a breve distanza dal parco Galvani, sorgerà un giardino urbano di biodiversità, con molteplici applicazioni.
Il profilo di Pordenone cambia per andare incontro agli obiettivi dell’agenda 2030 con un programma di riqualificazione urbana mirato ad una decostruzione selettiva che fa posto ad un crescente verde urbano, capace di dare respiro, qualità ambientale ed estetica ad una decostruzione felice della città anche a scopi didattici.
Il prossimo obiettivo è quello di abbattere gli edifici abbandonati e degradati che costeggiano via Fratelli Bandiera (dietro ex gelateria Artigiana), laterale di viale Cossetti, adiacente al parco della scuola dell’infanzia comunale di viale Franco Martelli e all’area verde del condominio sito in viale Cossetti, a breve distanza dal parco Galvani, per lasciare spazio ad una grande area verde che collegherà di fatto la periferia al centro con assi ciclopedonabili, costituendo quindi un ottimale incentivo alla mobilità lenta.
La conversione di un'area attualmente ad uso abitativo ad area verde pubblica dimostra l'intenzione della Giunta comunale di raggiungere con tutti i mezzi i gols dell’agenda di transizione ecologica 2030, che mira alla neutralità climatica della città entro il 2050 puntando alla conversione del suolo da edificato ad area verde, così da migliorarne le condizioni microclimatiche.
Verrà creato, nel cuore pulsante del centro di Pordenone, un giardino segreto laddove c’era solo cemento, trascuratezza e fatiscenza, andando a de-costruire invece che costruire e a riscoprire una roggia che attualmente è interrata, donando nuova vita ed energia alla città di Pordenone e ai suoi abitanti.
«Un nuovo parco urbano che migliori la qualità di vita della zona e di tutta la città –spiega il sindaco Ciriani, a cui si deve l'idea e l'iniziativa del parco- , che sia di interesse didattico per lo studio della biodiversità che lì sarà insediata, che funga da oasi felice di ristoro e riconnessione con la natura e da ponte tra i grandi lavori che stanno attraversando Pordenone in questi ultimi anni della nostra amministrazione. Stiamo delineando un profilo nuovo della città che attraversa periferie e centro con parchi, percorsi ciclopedonabili e sentieri verdi; la nostra volontà è decostruire e riforestare al servizio dei cittadini e delle nuove generazioni».
L'intervento, una volta espletate le trafile burocratiche, prevede per l'esecuzione dei lavori circa 180 giorni e partirà con l’acquisizione e il recupero di questi immobili.
«Questo tipo di conversione -spiega l’assessore all’Ambiente del comune di Pordenone Monica Cairoli- è sicuramente il primo caso di rinaturalizzazione di ambiente urbano su larga scala ed è destinato a diventare un modello da perseguire da qui in avanti, poiché coerente con gli obiettivi dell'agenda 2030.
La realizzazione di quest’opera si inserisce all’interno delle strategie di rivoluzione verde e transizione ecologica andando a portare notevoli e numerosi benefici ai cittadini e alla fruibilità del centro di Pordenone. Il progetto infatti prevede la realizzazione di un’area verde hub di biodiversità ed educativa, recuperando così circa 250 m2 di suolo attualmente coperto da vecchi edifici fatiscenti e liberando ulteriori circa 1400 m2 di area verde per destinarli a dimora di piante arboree, arbustive ed erbacee principalmente autoctone, affinché possano fungere da riserva di depurazione di CO2 atmosferica.
Verranno realizzate attività laboratoriali rivolte alle scuole elementari, che potranno essere teatro per concorsi a tema verde, e prevediamo di realizzare al centro dell’area una struttura prefabbricata a gazebo, che possa fungere da hub di conoscenza del territorio, degli ecosistemi e degli aspetti naturalistici per tutte le fasce di età».
Il progetto è subito cantierabile poiché sostenibile all’interno dei fondi regionali nell’ambito della “Concertazione delle politiche di sviluppo tra la Regione e gli Enti locali” grazie alla Legge Regionale 24/2021 e in particolare alla parte che concerne la “Rivoluzione verde e la transizione ecologica”.
«La variante generale al Piano regolatore approvata nel 2021 -sottolinea l'assessore all'Urbanistica del comune di Pordenone Cristina Amirante- ha individuato nel perimetro del proprio territorio 4 aree di rigenerazione urbana a modifica morfologica, ovvero zone della città che per loro configurazione edilizia sono una concentrazione di edifici con carenze energetiche e una cementificazione elevata dei terreni.
Il piano di rigenerazione urbana di radicale trasformazione di queste aree porterebbe ad una rigenerazione urbana dell'intero isolato che le costituisce, innescando così nuovi cicli di vita sociale, economica e culturale in aree chiave della città.
Nel piano di decostruzione, il Comune ha scelto di implementare il patrimonio a verde demolendo senza ricostruire, alleggerendo via Fratelli Bandiera da costruzioni degradate e allargando la viabilità a favore di una migliore permeabilità di pedoni e biciclette, che potranno usufruire di nuovi spazi di collegamento tra piazza Risorgimento e viale Martelli, grazie alla valorizzazione di un verde esistente e una riqualificazione di via F.lli Bandiera, al fine di generare un nuovo utilizzo e una nuova frequentazione dei cittadini e dei visitatori di spazi pubblici prima inesistenti, valorizzando il contesto con nuovi servizi, nuova illuminazione, maggiore sicurezza».