Lavori per nuova ciclabile, chiude accesso a via Revedole da via Martelli
24 luglio 2019
Da giovedì 25 luglio e fino a novembre lavori in corso per nuova ciclabile su via Martiri Concordiesi (la strada che poi diventa via Revedole)
Da giovedì 25 luglio partono i lavori per realizzare la pista ciclabile lungo via Martiri Concordiesi (lato fiume), la strada che dal cancello del parco del Seminario va verso viale Martelli.
Al momento ne esiste solo un piccolo tratto e con questo intervento viene appunto completato il collegamento con le ciclabili di viale Martelli, viale Dante e la Rivierasca, permettendo di raggiungere sulle due ruote diversi punti della città.
Modifiche a viabilità
Per consentire i lavori, che invaderanno inevitabilmente sulla sede stradale, l’ingresso alle auto verso via Martiri Concordiesi e via Revedole (che ne è la prosecuzione) e verso via del Maglio verrà chiuso fino a novembre. Rimane invece aperto l’accesso dall’altro capo di via Revedole, cioè da viale Venezia.
Nuova ciclabile
La ciclabile sarà bidirezionale, lunga 250 metri e larga dai tre a 4,5 metri nei punti in cui ci sarà anche il percorso pedonale. L’opera comprende anche la costruzione di un parapetto e la nuova illuminazione pubblica.
La nuova pista è un ulteriore tassello del grande percorso ciclabile dei parchi, il circuito cittadino inaugurato lo scorso maggio dal Comune, che connette i parchi San Valentino, San Carlo e, appunto, del Seminario.
Città sostenibile
«Come promesso – commenta il sindaco Alessandro Ciriani - stiamo estendo la rete ciclabile sia sulle strade sia in aree naturali prima inaccessibili.
Una visione di città sostenibile, coerente con i cantieri aperti per rinnovarla, dotarla di fognature ed evitare che gli scarichi finiscano nel Noncello. E’ così che si fanno politiche ambientali concrete. Ciò, come più volte detto, crea inevitabili e temporanei disagi, ma siamo orgogliosi di costruire una Pordenone più vivibile e moderna.
E anche più green – aggiunge - con i duemila alberi piantati a Vallenoncello e Villanova: seguendo le indicazioni degli esperti abbiamo messo le basi per far crescere due grandi barriere naturali per difendere Pordenone dall’inquinamento anche negli anni a venire».