"Sul Guardare", prosegue con tre nuove mostre fotografiche: Max Rommel, Michele Tajariol e Paola Pasquaretta
Pordenone inaugura il nuovo anno nel segno della cultura, con un calendario ricco di appuntamenti e uno sguardo speciale rivolto ai progetti presentati in "Pordenone 2027. Città che sorprende", il dossier di candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2027.
Dopo le mostre in Galleria Bertoia dedicate ai maestri della fotografia Italo Zannier e Bruno Barbey (visitabili fino al 4 maggio), prende avvio il terzo appuntamento nell’ambito della stagione fotografica “Sul guardare”. Un nuovo ciclo di esposizioni dedicate agli artisti “CONTEMPORANEI” in programma al Museo Civico d’Arte - Palazzo Ricchieri da sabato 18 gennaio.
Sono tre gli artisti che si susseguiranno dal 18 gennaio al 4 maggio: Max Rommel, Michele Tajariol e Paola Pasquaretta. Ogni mostra offrirà ai visitatori non solo una selezione accurata delle opere più rappresentative di ciascuno, ma anche un'opera inedita, creata appositamente per l'occasione. Un dettaglio che renderà ogni esposizione unica e irripetibile, che catturerà l'attenzione del pubblico e valorizzerà il contributo creativo di ogni artista.
Tre narrazioni diverse fra loro, ma accumunate da una certa attitudine al dubbio e da una regola di gioco per cui ci si adatta all’equipaggiamento di cui si dispone.
Max Rommel, "Sotto il sasso"
“Sotto il sasso”, la prima esposizione che inaugurerà sabato 18 gennaio alle 18:00 al Museo Civico d’Arte - Palazzo Ricchieri, è dedicata a Max Rommel (Pordenone, 1972), che commenta: "Ritornare a Pordenone dopo tanti anni passati a lavorare in giro per l'Italia, per sviluppare questo progetto dedicato al mio lavoro, è un motivo di grande soddisfazione e son felice che possa essere un contributo per la candidatura di Pordenone a città italiana della cultura 2027".
Michele Tajariol "Castelli di sabbia"
“Castelli di sabbia", la seconda mostra, si terrà dal 1° al 30 marzo e avrà come protagonista Michele Tajariol (Pordenone 1985): "Rapportarsi al tema del vedere, dell'osservare e farlo assieme al lavoro di Max Rommel e Paola Pasquaretta è un'occasione per condividere esperienze, per confrontarsi con un tema così importante, così centrale nella nostra vita quotidiana.”
Paola Pasquaretta
La terza, dal 5 aprile al 4 maggio, sarà dedicata a Paola Pasquaretta (San Severino 1987): "Da parte mia è stato un piacere accogliere questo invito a esporre a Pordenone, mi sento accolta da questa terra che è diventata per me una seconda casa. Sarà l’occasione per esporre alcuni miei lavori, ma anche per presentare un mio nuovo lavoro che realizzerò proprio per questa mostra."
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Per favore abilitali oppure gestisci le tue preferenzeIl curatore Marco Minuz: “Il nome della rassegna riprende un volume scritto dal celebre scrittore britannico John Berger, che analizza la nostra incapacità di vedere all’interno di una realtà in cui siamo esposti quotidianamente a milioni di messaggi visivi. Osservare un’immagine è in apparenza un gesto semplice, naturale come respirare, in verità – continua Berger – attiva meccanismi socioculturali complessi. Ecco che queste riflessioni diventano un filo di Arianna che riunisce diverse esperienze e raccoglie da esse testimonianze utili sull’esercizio del guardare.”
Il Vicesindaco reggente e Assessore alla cultura Alberto Parigi: “Stiamo creando non una semplice mostra, ma un vero e proprio percorso espositivo che valorizza contemporaneamente diversi spazi culturali della nostra città. Questo progetto riunisce tre straordinarie proposte: la prima, dedicata agli artisti internazionali, con la mostra 'Gli Italiani' di Bruno Barbey; la seconda, incentrata su figure locali di fama mondiale, con l’esposizione 'Io sono io' di Italo Zannier e la terza, che celebra artisti contemporanei legati al nostro territorio, talenti che stanno ottenendo un successo crescente e che contribuiscono a far conoscere il nome di Pordenone in Italia e nel mondo. Con questo progetto, ci presentiamo alla candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2027 con un biglietto da visita prestigioso, ricco di qualità e significato.”
La rassegna, promossa dal Comune di Pordenone e organizzata da Suazes, è sostenuta dalla Regione Friuli-Venezia Giulia e gode del patrocinio del Ministero della Cultura.