Ambito del Noncello: rendiconto di gestione 2024
- Data 11 aprile 2025
Batte a poco più di 31 milioni di euro il rendiconto di gestione 2024 dell’Ambito del Noncello (che riunisce in gestione associata i Comuni di Pordenone, Cordenons, Porcia, Roveredo in Piano, San Quirino, Zoppola) approvato dall’Assemblea dei sindaci e ratificato dalla Giunta di Pordenone in qualità di ente gestore.
Un bilancio consuntivo composto da 17 milioni per la parte vincolata (destinata a servizi e prestazioni assoggettati a vincolo nel trasferimento di origine, a progettazioni specifiche, alle spese per l’educativa e la comunità e alle progettazioni Pnrr) e da 14 milioni 374 mila euro per la parte non vincolata.
In questa sezione, in cui figurano anche le spese per l’area di sistema, l’investimento nelle aree di intervento socio-assistenziale ha pesato per 9 milioni 347 mila euro così suddivise: 2.420.068 € per l’area minori e famiglia, 1.385.149 € nell’area anziani, 3.108.596 € nell’area disabilità, 2.433.202 nell’area adulti/inclusione.
E sono state proprio queste ultime due a registrare il maggiore aumento della spesa, in relazione al 2023, ovvero rispettivamente + 250 mila euro e + 450 mila euro. Aumenti già evidenti nel corso dell’anno, dovuti all’aumento delle certificazioni e all’aumento delle fragilità socioeconomiche, soprattutto per quanto riguarda la casa. Nello specifico per il Comune di Pordenone la spesa in servizi ha toccato quota 5.809.907 € così suddivisi: 1.665.696 € per i minori, 1.661.686 € per la disabilità, 910.311 per l’area anziani, e 1.572.214 nell’area adulti/inclusione sociale.
Nel complesso l’articolazione della filiera dei servizi dell’Ambito è stata in grado di dare risposta in modo puntuale, articolato e personalizzato ai bisogni di 7 mila utenti, raggiugendo così – in base al calcolo del numero medio di componenti dei nuclei familiari – 15 mila persone. La maggior parte dell’utenza si è collocata nell’area anziani e nell’area adulti, che pesano entrambe per un 38% sull’utenza complessiva.
L’area minori e l’area disabilità hanno invece interessato ciascuna il 12% dell’utenza.