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Firma del protocollo d’intesa tra Comune e il Gruppo Ferrovie dello Stato

Il Comune di Pordenone, Rete Ferroviaria Italiana Spa e FS Sistemi Urbani Spa hanno sottoscritto quest’oggi nel palazzo municipale un protocollo d’intesa finalizzato alla rigenerazione urbana e al miglioramento dell’accessibilità del quadrante su cui si trova la stazione ferroviaria.
  • Data 22 febbraio 2025

L’accordo prevede la costituzione di un Tavolo Tecnico congiunto con l’obiettivo di condividere il perimetro dell’intervento, definire una strategia di valorizzazione e accessibilità, nonché di sviluppare una vision di rigenerazione urbana. 

Tra gli obiettivi già largamente esposti dall’Amministrazione comunale, c’è la valorizzazione dell’area adiacente alla stazione e del Centro Gino Valle, che ospiterà il nuovo polo universitario cittadino. A tal fine il Comune di Pordenone e le società del Gruppo FS hanno sottoscritto questo protocollo per capire insieme come potenziare il sistema intermodale, realizzare nuovi parcheggi sia a raso che in struttura prossimi alla stazione, riconnettere il lato orientale e occidentale del tessuto urbano anche attraverso percorsi ciclopedonali che oltrepassino la barriera costituita dalla ferrovia, nonché recuperare l’ex magazzino ferroviario convertendolo in un Hub di studio e lettura a collegamento tra la stazione e il Centro Valle. Si tratta insomma di un piano da vagliare e costruire congiuntamente, che intende valorizzare la rigenerazione dell’intero ambito urbano circostante la stazione.

Il Protocollo avrà una durata di 24 mesi e rappresenta il primo passo verso un progetto di trasformazione urbana volto a migliorare la qualità dei servizi e della mobilità cittadina.

«Alcuni mesi fa – racconta il vicesindaco reggente Alberto Parigi – l’eurodeputato Alessandro Ciriani, l’assessore Elena Ceolin ed io, accompagnati dal ministro Luca Ciriani e dall’avvocato di RFI Caterina Belletti, ci siamo recati a Roma nella sede di Ferrovie dello Stato per discutere sulla sistemazione del rudere del Dopolavoro ferroviario. Il colloquio è poi proseguito in modo molto concreto e oggi siamo giunti alla firma di un protocollo che prevede una serie di interventi e uno studio preventivo per stabilirne l’ambito. Sarà necessario ragionare se demolire o meno il rudere, come realizzare un’area ciclopedonale che colleghi due aree della città, ora attraversate dalla ferrovia, e come sistemare l’area esterna della stazione, che non ha mai avuto una precisa identità. Su questo quadrante il Comune sta già ragionando da tempo. Mi riferisco all’università al Centro Valle, al parcheggio che sorgerà tra l’autostazione e il Mulino Zuzzi, alla sala polifunzionale che sorgerà al posto del rudere della stazione. Insomma, un disegno che va ben oltre i semplici programmi elettorali ma che è parte di una visione solida, chiara e precisa».

«Il protocollo siglato quest’oggi – dichiara l’assessore al commercio Elena Ceolin - testimonia come questa Amministrazione sia capace di lavorare in sinergia con partner importanti per realizzare grandi progetti in grado di riqualificare, rivitalizzare, rendere più accessibile e vivibile Pordenone. L’obiettivo è articolare uno studio che possa essere realizzato in più fasi. Partendo dall’edificio del Dopolavoro ferroviario, per arrivare al quartiere Cappuccini, anch’esso cuore della città ma non percepito così dai cittadini. Interventi strutturali, come i 186 milioni di opere e l’acquisto della sede per l’Università al Centro Valle, - continua Ceolin – che hanno l’effetto di trasformare letteralmente intere aree che, con la nuova destinazione d’uso, saranno più frequentate, meglio illuminate e curate. La conseguenza naturale sarà una ricaduta positiva sul decoro, sulla sicurezza, sull’economia dell’area interessata. Tutto ciò non è frutto del caso né di interventi spot, ma è soltanto una delle tante tessere di un grande mosaico, un unico progetto, una visione ambiziosa e concreta della Pordenone del futuro, che nasce dal nostro vivere, frequentare, amare quotidianamente la città del presente».

«Attraverso questo protocollo di intesa vogliamo realizzare un quadro di revisione profonda di una parte di Pordenone che attualmente è un mosaico di disordine». Ad affermarlo è l’assessore al PNRR Alessandro Ciriani che aggiunge: «In quell’area saranno realizzate opere come il parcheggio multipiano accanto al Mulino Zuzzi (parzialmente finanziato), il rudere della stazione che diverrà sala polifunzionale e il progetto dell’università al Centro Valle (entrambi completamente finanziati). Parallelamente andranno fatti dei ragionamenti sulle fermate del bus nell’area stazione e via Cappuccini, sul parcheggio Candiani e sugli uffici di Atap in quell’edificio. Non sappiamo ancora né le possibilità, né i costi ma per quest’ampia riqualificazione – conclude Ciriani – si potranno di certo intercettare sia fondi nazionali che comunitari».

Ciò che verrà definito al Tavolo Tecnico necessiterà di varianti urbanistiche e pertanto l’inizio di questi interventi avverrà tra un paio d’anni.

L’Amministrazione ringrazia l’avvocato Belletti di RFI che ha reso possibile la stipula di tale accordo, nonché il Gruppo Ferrovie dello Stato. Per il Comune è fondamentale avere loro come partner estremamente qualificati e specializzati per lo studio di ciò che accade tutt’intorno alla stazione ferroviaria.

ultima modifica 2025-02-22T11:52:04+01:00
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