Sezioni

Grande successo di pubblico per la conversazione tra i maestri della fotografia Zannier e Guidi nell’ambito degli eventi della rassegna “Sul guardare”

Grande successo di pubblico per l'incontro che si è tenuto oggi a Pordenone con i maestri della fotografia Guido Guidi e Italo Zannier, nell'ambito degli eventi e delle iniziative collaterali della rassegna fotografica "Sul guardare", promossa dal Comune di Pordenone e organizzata e curata da Suazes, primo progetto del dossier “Pordenone 2027. Città che sorprende” ad essere stato realizzato.
  • Data 29 marzo 2025

Il curatore della rassegna Marco Minuz: “È stata davvero una grande gioia poter ospitare oggi a Pordenone due colonne portanti della fotografia italiana. Due grandi amici, due protagonisti della fotografia italiana del secondo dopoguerra.”

Una conversazione densa sulla fotografia, in un Auditorium Vendramini gremito per questa grande occasione, un evento organizzato in collaborazione con il Circolo Culturale Eureka di Pordenone, che ha visto protagonisti Guido Guidi, classe 1941, considerato il pioniere della nuova fotografia italiana di paesaggio e Italo Zannieri, figura di riferimento per il riconoscimento della disciplina fotografica nel nostro Paese, cui è dedicata la mostra "Italo Zannier - Io sono io" in Galleria Bertoia fino al 4 maggio 2025.

Guido Guidi ha commentato: “Sono onorato di salutare il mio Maestro, senza il quale io non sarei io, sono confuso per questo grando onore che mi è stato riservato qui a Pordenone”.

Il lavoro di Guido Guidi ha sviluppato discorsi visivi volti a indagare il significato stesso della pratica del guardare: influenzato dal Neorealismo e dall'arte concettuale, ha indirizzato la propria attenzione sugli spazi marginali e antispettacolari del paesaggio Italiano. Ha esposto i suoi lavori nelle principali rassegne e musei italiani e internazionali, tra cui il Guggenheim, il Withney Museum di New York e il Centre Pompidou di Parigi. Particolarmente significativo il suo impegno nell'ambito della didattica: dal 1986 viene invitato a tenere laboratori, lezioni e seminari in diverse università italiane, fra cui lo IUAV a Venezia e il Politecnico di Milano.

Italo Zannier ha raccontato così il suo amore per la fotografia: “Io non ho fatto quello che ho fatto nella mia vita per avere applausi e nemmeno per avere successo, ma solo per soddisfare la mia curiosità. La mia vita l’ho dedicata alla fotografia perché in essa ho scoperto il senso profondo del nostro tempo. Non voglio applausi per la mia passione. Il silenzio è il migliore degli applausi, perché comprende il pensiero, perché quando c’è silenzio pensiamo di più”.

Italo Zannier, nato a Spilimbergo nel 1932, è un intellettuale, docente, curatore di celebri mostre, collezionista e fotografo, primo titolare di una cattedra di Storia della fotografia in Italia che ha insegnato allo IUAV e alla facoltà di Lettere dell'Università Ca' Foscari di Venezia e al DAMS di Bologna. 

 

I prossimi eventi

Gli appuntamenti nell'ambito di "Sul guardare" proseguono per tutto il mese di aprile: la prima data da segnare in agenda è giovedì 3 aprile con l'inaugurazione della mostra "Antico / Contemporaneo" al Museo civico d'Arte a cura delle classi dell'indirizzo grafica e comunicazione dell'ISIS Sacile e Brugnera e nella stessa sede, sabato 5 aprile, con l'inaugurazione di "Trigger" dell'artista Paola Pasquaretta, che chiude il ciclo di esposizioni dedicata ai Contemporanei.

“Sul guardare” e Pordenone Capitale italiana della Cultura 2027

Avviato a fine dicembre 2024, “Sul guardare” è il primo progetto del dossier “Pordenone 2027. Città che sorprende” ad essere stato realizzato e rappresenta uno dei progetti “landmark”, ovvero quei punti iconici che sono il riferimento culturale del programma stesso e che incarnano l’essenza della visione di Pordenone Capitale italiana della Cultura 2027, esplorando attraverso l’arte l’evoluzione sociale ed economica dell’Italia, con un’attenzione particolare rivolta al nostro territorio.

Una stagione espositiva dedicata alla fotografia in cui passato e presente si interrogano sull’esercizio del guardare come strumento di analisi, in cui a guidare il visitatore sono diversi linguaggi artistici e tre parole chiave: osservare, leggere, ascoltare.

ultima modifica 2025-03-29T18:43:46+02:00
Valuta sito

Valuta questo sito