Museo di Storia Naturale Zenari: un nuovo museo inclusivo senza più barriere fisiche, sensoriali e cognitive
- Data 26 giugno 2024
Il convegno infatti, tenutosi anche nella Lingua Italiana dei Segni, ha presentato i diversi ambiti di un progetto che ha coinvolto diverse associazioni e realtà culturali e sociali del nostro territorio quali l’Immaginario Scientifico, l’Anffas Udine, Lettura Agevolata, Fondazione Bambini e Autismo e Gruppo Scudo.
II progetto, finanziato per 500 mila euro dal PNRR, ha visto la collaborazione tra il Settore Cultura, quello dei Lavori pubblici e i Sistemi informativi, che si sono coadiuvati portando ad un ottimo risultato. Sono stati effettuati numerosi lavori edili e di rinnovamento degli impianti, eliminate le barriere architettoniche, installate all’ingresso del Museo una bussola e una reception destinata all’accoglienza dei visitatori. È stata rifatta la pavimentazione esterna nell’area mammuth e, grazie ad uno studio inclusivo approfondito, sono stati predisposti pannelli informativi accessibili a tutti, con contenuti multimediali e supporti tecnologici.
A tale riguardo, sono state eliminate le criticità che colpivano tutti i profili di utenza (dai bambini agli anziani, dagli ipovedenti alle persone con difficoltà cognitive), per rispondere alle esigenze più complesse delle persone con fragilità, offrendo soluzioni inclusive per tutti. Ci si è quindi concentrati sull’accoglienza e il comfort, sul wayfinding (ovvero sul fornire agli utenti la cognizione degli spazi), sulla sicurezza, sulla comunicazione inclusiva capace di proporre informazioni e contenuti efficaci e facilmente accessibili a tutti. Inoltre, grazie a dispositivi multimediali, sarà possibile accedere ai contenuti audio per facilitare la visita anche a persone con disabilità visive, a contenuti video riprodotti nella Lingua Italiana dei Segni (LIS), a pannelli in “easy to read” (un linguaggio facile da leggere, che rende accessibili concetti o parole in modo che possano essere comprese da tutti), in CAA (comunicazione aumentativa alternativa che associa immagini e simboli alle parole) o esperienze di realtà aumentata per ampliare la capacità sensoriale degli utenti tramite l’aggiunta di informazioni che vengono mediate da dispositivi quali smartphone, tablet, pc o visori. Infine il percorso all’interno del Museo sarà accompagnato da una segnaletica ad alta visibilità e da mappe visivotattili.
Il nostro – spiega l’architetto Erica Gaiatto di Global Project Architettura Inclusiva – è uno studio esperto in accessibilità ambientale e inclusione e, lavorando spesso con persone disabili, siamo specializzati nel riconoscere le loro esigenze e nell’eliminare le barriere. Prima di iniziare la progettazione abbiamo redatto il PEBA (Piano Eliminazione Barriere Architettoniche) dell’edificio che ospita il Museo per far emergere le criticità che contraddistinguono sia lui e che l’allestimento esistente, per tutti i profili di utenza (disabilità o difficoltà motorie, sensoriali e intellettive). Poi, nel rispetto della Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità, abbiamo coinvolto varie associazioni per approfondire la nostra analisi, soprattutto in fatto di barriere cognitive (le più complesse e invisibili) e abbiamo chiesto loro di indicarci le principali criticità, anche in merito ai contenuti e alle informazioni museali. Immaginario Scientifico ha collaborato creando un percorso di narrazione all’interno del Museo per valorizzarlo, renderlo più giovane ed incentrato sulla biodiversità di specie e genere. Cambia quindi il concetto espositivo del Museo, nel quale le sezioni non saranno più slegate, ma in cui tutti i piani sono collegati dalla biodiversità. Ogni associazione – prosegue la Gaiatto – è stata incaricata di “tradurre” i contenuti culturali redatti da Immaginario Scientifico, adattandoli a diverse modalità di fruizione: Anfass Udine si è occupata di Easy to Read, la Fondazione bambini e autismo di CAA e la lettura agevolata è stata realizzata attraverso la Lingua Italiana dei Segni. Al progetto hanno preso parte anche docenti dei corsi di formazione organizzati per associazioni ed esperti in accessibilità e inclusione».
Ma veniamo ai pannelli. Tutti presentano un testo ad alta leggibilità con QRcode e codice NFC per l'accesso ai contenuti multimediali. Nell’atrio del Museo è stata installata una mappa visivo tattile, anch’essa corredata di QRcode ed NFC che spiegano i contenuti alle persone con disabilità visive. Poi nelle sale si trovano i pannelli per l’accesso ai contenuti di realtà aumentata.
«Un grande passo avanti per il nostro sistema museale – afferma il vicesindaco e assessore alla cultura Alberto Parigi – sia in termini di accessibilità che di modernità e fruibilità. Un intervento che si inserisce in un più ampio disegno di potenziamento dei musei, che ha già portato all’ampliamento del personale e a un’importante programmazione pluriennale di mostre che vengono pianificate con attenzione e che, anche in vista della candidatura di Pordenone a Capitale della cultura 2027, danno lustro alla rivalutazione degli artisti del territorio, ai giovani e alle grandi mostre internazionali. Quest’intervento – aggiunge Parigi – si accompagnerà al rafforzamento del Museo anche come polo culturale. Infatti, grazie a questo progetto, è stata realizzata al primo piano una sala polifunzionale e multimediale che sarà impiegata quale laboratorio didattico, oltre che per convegni e incontri culturali dedicati alla divulgazione scientifica».
Il progetto ha implementato la qualità delle visite museali per tutti, in particolar modo per le persone con disabilità sensoriali, intellettive, autismo, nonché per bambini ed anziani. Pertanto anche le attività didattiche e laboratoriali per gli alunni delle scuole beneficeranno del nuovo allestimento del Museo, che sarà presto inaugurato e visitabile da tutti.