Nota stampa sicurezza
- Data 11 novembre 2024
Questo è quanto ha deciso il vicesindaco reggente Alberto Parigi assieme all’assessore alla sicurezza Elena Ceolin. I due hanno tenuto un vertice in Comune con il comandante Maurizio Zorzetto accompagnato dal commissario capo Nicola Candido, e alcuni funzionari della struttura comunale. Dal vertice sono appunto scaturite queste decisioni.
“Bisogna riportare la vicenda a ciò che è realmente accaduto – precisano Parigi e Ceolin – non c’è stata una “mega rissa” né accoltellamenti. A quanto riferiscono le autorità preposte c’era una ragazza ubriaca e un buon numero di ragazzini che si sono spintonati. I fatti non vanno ingigantiti, perchè ciò fa male alla città, ne tanto meno sottovalutati, perché sono comunque gravi. Il Comune fa moltissimo sia sul fronte delle politiche giovanili, con numerose attività per i ragazzi - di tutti i tipi, dalle azioni educative all’aggregazione - sia sul fronte del presidio costante del territorio tramite la propria polizia locale.
Da tempo – continuano - in viale Mazzini, grazie agli interventi di prefettura, questura e comune, non si registravano problemi. Ciclicamente tali problemi si ripresentano. Da qui la decisione del presidio fisso per i weekend. Ricordiamo che abbiamo aumentato l’organico della polizia locale da 39 a 52 agenti. Tuttavia, abbiamo dato mandato agli uffici di assumerne altri. L’operazione necessita, evidentemente, di tempi tecnici, ma intanto diamo una risposta immediata. E siamo certo che, come sempre a Pordenone, sarà efficace anche la risposta delle forze dell’ordine, che sono intervenute tempestivamente sabato sera.
Questi ragazzi – che pare venissero da fuori città – sono imbevuti da una sottocultura pervasiva e preoccupante di violenza, vuoto e stupidità. Tutti, famiglie comprese, dobbiamo fare qualcosa per cercare di invertire la rotta. Stiamo comunque parlando di una minoranza che fa notizia. La maggior parte dei nostri ragazzi è sana. Molti di loro, anche nella nostra città, sono impegnati in tante attività positive, anche assieme al Comune e alle associazioni. Purtroppo – concludono Parigi e Ceolin - fanno meno notizia”.