Parigi risponde al Consigliere Salvador su piazza della Motta
- Data 22 agosto 2024
«Salvador, sempre pronto a dispensare lezioncine di correttezza politica e istituzionale, si è reso protagonista di uno scorrettissimo e scomposto attacco alla soprintendenza in merito a piazza della Motta. È veramente uno sgradevole scivolone trascinare un organo tecnico dell'amministrazione dello Stato in uno scontro squisitamente politico. Non si attaccano così gli uffici che fanno il loro lavoro e che nulla hanno a che fare con la politica.
Dal canto mio, esprimo la solidarietà alla sovrintendenza e al lavoro dei suoi dirigenti e funzionari.
Ricordo a tutti i cittadini cos’era piazza della Motta quando Salvador era nella maggioranza che allora governava il Comune: un orribile parcheggio con l'asfalto a macchie sopra i sanpietrini, quello sì, senza alcun rispetto per la storia del luogo. E a fianco c'era la ex biblioteca chiusa e abbandonata.
Ora c'è una piazza riqualificata, moderna, nuova, proiettata nel futuro. La ex biblioteca ha ripreso vita, diventando una casa della musica frequentata da centinaia di corsisti. L'ex convento ospita decine e decine di eventi culturali. Il vicino Museo di storia naturale è stato reso accessibile a tutti con l'abbattimento delle barriere architettoniche, sensoriali e cognitive, diventando un modello a livello nazionale.
Per quanto riguarda l'allestimento multimediale, esso consentirà di valorizzare ulteriormente quel luogo con una tecnologia d'avanguardia, pensata per accrescere il valore culturale di un luogo dedicato all'arte, alla musica, alla storia naturale.
La piazza diventa di fatto un teatro urbano tridimensionale con un suo palinsesto Dopo l'inaugurazione, seguiranno altri spettacoli. È ovvio che per funzionare ha bisogno di fondi, così come hanno bisogno di fondi i teatri tradizionali e tutte le iniziative, culturali e non. A meno che non decidiamo di far rimanere Pordenone una città immobile, così come aveva fatto il centrosinistra negli anni in cui governava il Comune».