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Progetto City-to-city Exchange con la città di Varna (Bulgaria)

Il Comune di Pordenone e il Comune di Varna in Bulgaria sono coinvolti nel progetto City-to-City Exchange con titolo “Pordenonext: attrarre nuovi talenti e diventare una città accogliente per i giovani che studiano e lavorano”, per approfondire i processi di rigenerazione urbana messi in atto dalla città bulgara per lo sviluppo della sua area universitaria.
  • Data 29 luglio 2024

Come previsto dal progetto, una delegazione del Comune di Pordenone (l’assessore all’Urbanistica Lidia Diomede, un referente del dipartimento di Politiche giovanili, un referente dell’ufficio Progetti europei e un referente del Consorzio universitario di Pordenone) si è recata a Varna tra il 26 e il 28 giugno di quest’anno. L’obiettivo della visita era conoscere le iniziative e i progetti messi in atto dal Comune di Varna attraverso visite sul posto e incontri.

L’obiettivo del Comune di Pordenone all’interno di questo progetto di scambio è conoscere quali sono stati i processi di rigenerazione urbana della città di Varna (400mila abitanti circa) legati allo sviluppo della sua area universitaria. Lo scambio può fornire utili spunti a Pordenone che si accinge a recuperare le aree urbane in degrado nel centro cittadino (come il Centro Direzionale Galvani e l’area dell’ex Birrificio) per diventare un polo d’attrazione per gli studenti universitari e degli Istituti superiori.

La delegazione del Comune di Pordenone è tornata con un bagaglio di buone prassi da utilizzare come ispirazione. La città di Varna ha attuato una specifica strategia di sviluppo urbano legata all’incremento dell’attrattività attraverso una collaborazione più stretta con le università locali. Questo elemento potrebbe dare buoni frutti anche a Pordenone rafforzando l’attuale intervento di rigenerazione volto a favorire la connessione tra università e centro cittadino.

Spiega l’assessore comunale all’Urbanistica, Lidia Diomede: «La visita a Varna è stata molto stimolante ed ha offerto a me e ai miei compagni di viaggio lo spaccato di una città in cui si respira una grande energia. Una città che non fissa lo sguardo su quello che ancora è migliorabile, ma con entusiasmo lavora in sinergia con Amministrazione locale e statale, università e stakeholder per accrescere i suoi punti di forza. Ciò che ho portato a casa da questa esperienza è la lungimiranza e la determinazione di voler recuperare zone ed edifici della città con l’intenzione di renderli nuovamente vivibili per la collettività e, in particolare, per i giovani. La loro capacità di lavorare in team e in sinergia è la chiave di questo risultato. Sarò ben lieta di accompagnare la delegazione di Varna in giro per Pordenone e raccontare loro quello che stiamo facendo per rendere la città sempre più attrattiva e al passo con i tempi che cambiano veloci. Spero che la trasformazione che stiamo attuando in città aiuti tutti noi a recuperare quello sguardo entusiasta e positivo che ho visto negli occhi dei cittadini di Varna».

Fino a mercoledì 31 luglio il Comune di Pordenone ospiterà una delegazione proveniente dalla città bulgara composta da Victoria Atanassova del Governo regionale di Varna e dalla Prof.ssa Diana Dimitrova dell’Università economica di Varna (una delle 10 presenti in città, tra pubbliche e private).

Nel corso della visita, gli ospiti avranno modo di conoscere le strategie di pianificazione urbana di Pordenone, di confrontarsi con gli assessori ai Lavori pubblici e alle Politiche internazionali e di incontrare gli attori e gli stakeholder territoriali che concorrono all’attuazione delle politiche giovanili e dell’istruzione superiore, per trarre a loro volta spunto e ispirazione da quello che si sta attuando in città.

«Partiamo da questo punto in comune tra noi e Varna -aggiunge l’assessore Cristofori-: il recupero di aree dismesse e abbandonate da riprogettare e destinare ad un rapporto nuovo con i giovani e la popolazione. Una nuova visione della nostra città che si inserisce nel percorso per la nomina a Capitale italiana della Cultura attraverso l’inclusione, maggiore attrattività, un contesto creativo, culturale ed economico che consenta ai giovani che investono su Pordenone per la loro formazione anche di proseguire un progetto di vita qui, in un contesto adatto e accogliente. L’attrattività che vogliamo sviluppare è anche turistica: dietro ogni studente che sceglie Pordenone c’è una famiglia, una collettività che lo segue. Dalle ottime prassi studiate a Varna dobbiamo farci ispirare per potenziare le infrastrutture di collegamento e di ospitalità e poter accogliere chi verrà qui con una visione non tanto di integrazione quanto di trasformazione».

Una trasformazione che avverrà attraverso un approccio multilaterale, coinvolgendo tutte le categorie che possono beneficiare dalla rigenerazione urbana delle aree in questione (il Comune e il Consorzio universitario in primis, ma anche l’ITS Alto Adriatico, le associazioni di categoria, le organizzazioni della società civile, passando anche per il settore privato e la stessa comunità locale).

L’intenzione è quella di offrire l’opportunità ai giovani di scegliere Pordenone quale centro per la propria formazione post diploma sperimentando l’adozione di un approccio differente a partire dalla riqualificazione delle zone degradate vicine al centro cittadino per convertirle in spazi dedicati ai giovani e rafforzando il collegamento tra il centro città e l’attuale polo universitario.

La soluzione terrà in considerazione la sostenibilità ambientale delle aree, i collegamenti con i principali punti d’interesse e le infrastrutture per la mobilità in un’area che al momento non è attrattiva a causa di degrado, isolamento e percezione di insicurezza, e che manca di alloggi per gli studenti.

ultima modifica 2024-07-29T13:28:32+02:00
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