Sezioni

Tre mostre fotografiche dedicate ai “CONTEMPORANEI” al Museo Civico d’Arte

Prosegue la grande stagione fotografica "Sul guardare". Dopo le esposizioni dedicate ai “MAESTRI” Italo Zannier e Bruno Barbey, in programma tre mostre dedicate ai “CONTEMPORANEI” Max Rommel, Michele Tajariol e Paola Pasquaretta. Inaugurazione sabato 18 gennaio 2025 al Museo Civico d’Arte – Palazzo Ricchieri.
  • Data 15 gennaio 2025

Pordenone inaugura il nuovo anno nel segno della cultura, con un calendario ricco di appuntamenti e uno sguardo speciale rivolto ai progetti presentati in 'Pordenone 2027. Città che sorprende', il dossier di candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2027.

Il Vicesindaco reggente e Assessore alla cultura Alberto Parigi: Stiamo creando non una semplice mostra, ma un vero e proprio percorso espositivo che valorizza contemporaneamente diversi spazi culturali della nostra città. Questo progetto riunisce tre straordinarie proposte: la prima, dedicata agli artisti internazionali, con la mostra 'Gli Italiani' di Bruno Barbey; la seconda, incentrata su figure locali di fama mondiale, con l’esposizione 'Io sono io' di Italo Zannier e la terza, che celebra artisti contemporanei legati al nostro territorio, talenti che stanno ottenendo un successo crescente e che contribuiscono a far conoscere il nome di Pordenone in Italia e nel mondo. Con questo progetto, ci presentiamo alla candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2027 con un biglietto da visita prestigioso, ricco di qualità e significato.”

Dopo le mostre in Galleria Bertoia dedicate ai “MAESTRI” della fotografia Italo Zannier e Bruno Barbey, prende avvio il terzo appuntamento nell’ambito della stagione fotografica “Sul guardare”.

Un nuovo ciclo di esposizioni dedicate agli artisti “CONTEMPORANEI” in programma al Museo Civico d’Arte - Palazzo Ricchieri da sabato 18 gennaio.

Il curatore Marco Minuz: “Il nome della rassegna riprende un volume scritto dal celebre scrittore britannico John Berger, che analizza la nostra incapacità di vedere all’interno di una realtà in cui siamo esposti quotidianamente a milioni di messaggi visivi. Osservare un’immagine è in apparenza un gesto semplice, naturale come respirare, in verità – continua Berger - attiva meccanismi socioculturali complessi. Ecco che queste riflessioni diventano un filo di Arianna che riunisce diverse esperienze e raccoglie da esse testimonianze utili sull’esercizio del guardare.”

Sono tre gli artisti che si susseguiranno dal 18 gennaio al 4 maggio: Max Rommel, Michele Tajariol e Paola Pasquaretta. Ogni mostra offrirà ai visitatori non solo una selezione accurata delle opere più rappresentative di ciascuno, ma anche un'opera inedita, creata appositamente per l'occasione. Un dettaglio che renderà ogni esposizione unica e irripetibile, che catturerà l'attenzione del pubblico e valorizzerà il contributo creativo di ogni artista.

Tre narrazioni diverse fra loro, ma accumunate da una certa attitudine al dubbio e da una regola di gioco per cui ci si adatta all’equipaggiamento di cui si dispone: un insieme di materiali o arnesi che non sono mai in rapporto al progetto del momento, ma sono piuttosto il risultato di residui di costruzioni e distruzioni antecedenti. Elementi raccolti o conservati in virtù del principio che “possono sempre servire”. Elementi mobili che si ricompongono in infinite combinazioni ma cercati sempre attraverso l’esercizio del guardare.

“SOTTO IL SASSO”, la prima esposizione che inaugurerà sabato 18 gennaio alle 18:00 presso il Museo Civico d’Arte - Palazzo Ricchieri, è dedicata a Max Rommel (Pordenone, 1972), che commenta: "Ritornare a Pordenone dopo tanti anni passati a lavorare in giro per l'Italia, per sviluppare questo progetto dedicato al mio lavoro, è un motivo di grande soddisfazione e son felice che possa essere un contributo per la candidatura di Pordenone a città italiana della cultura 2027".

“CASTELLI DI SABBIA”, la seconda mostra, si terrà dal 1° marzo al 30 marzo e avrà come protagonista Michele Tajariol (Pordenone 1985): "Rapportarsi al tema del vedere, dell'osservare e farlo assieme al lavoro di Max Rommel e Paola Pasquaretta è un'occasione per condividere esperienze, per confrontarsi con un tema così importante, così centrale nella nostra vita quotidiana.”

La terza, dal 5 aprile al 4 maggio, sarà dedicata a Paola Pasquaretta (San Severino 1987): "Da parte mia è stato un piacere accogliere questo invito a esporre a Pordenone, mi sento accolta da questa terra che è diventata per me una seconda casa. Sarà l’occasione per esporre alcuni miei lavori, ma anche per presentare un mio nuovo lavoro che realizzerò proprio per questa mostra."

La rassegna, promossa dal Comune di Pordenone e organizzata da Suazes, è sostenuta dalla Regione Friuli-Venezia Giulia e gode del patrocinio del Ministero della Cultura.

Max Rommel nasce a Pordenone, da tempo vive tra Milano e Catania, ma conserva salde radici Friulane. Autodidatta, abbandona gli studi di filosofia per dedicarsi alla fotografia e il video. Partecipa a mostre personali e collettive, si occupa di comunicazione visiva, e in senso più ampio di ogni forma di contaminazione fra grafica, illustrazione, fotografia e video. Condivide la sua ricerca con le aziende e le testate editoriali. Luxottica con l’editore Corraini, per produrre il libro strenna del cinquantesimo anniversario, lo chiama per un giro del Mondo in 15 giorni. È stato fotografo ufficiale Europa/Asia/MedioOriente del comparto retail di Tom Ford. Viene coinvolto nel numero pilota zero di Icon Design per il quale pubblicherà anche successivamente. Stringe collaborazioni con le maggiori testate editoriali in ambito design e architettura. Vince con la tematica selezionata per l'Expo 2015 “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, il concorso del Milano Design Film Fest che gli permette di realizzare il cortometraggio "Non solo pop corn". Produce video aziendali e corti per la comunicazione delle imprese cercando di raccontare piccole storie e momenti di vita, lavorando in simbiosi con il designer e il suo pensiero.

Michele Tajariol frequenta l’Accademia di Belle Arti di Carrara, proseguendo la formazione in Giappone alla Tokyo Zokey University. Negli anni successivi agli studi accademici, conduce workshop in alcuni Istituti Scolastici di diverso grado e formazione in collaborazione con associazioni culturali. La sua iniziale ricerca lo porta ad affrontare il linguaggio della scultura attraverso la rivisitazione di oggetti che decontestualizzano spazi o luoghi affettivi. Un’idea di scultura che si basa sulla composizione di differenti materiali e oggetti comuni. L’identità di scultura-oggetto ha dirottato il linguaggio dell’artista verso l’uso di quest’ultima a una finalità performativa e fotografica, in cui egli stesso mette a confronto corpo ed opera per un’unica oggettualità di sintesi visiva. Nella personale attività artistica prende parte a esposizioni e residenze in Italia e all’estero, collaborando con altri artisti alla realizzazione di progetti comuni, mettendo a confronto le proprie attitudini in differenti campi espressivi. Nel 2023 è stato finalista del Premio Driving Energy – Fotografia contemporanea presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma e nel 2024 è stato selezionato per il X Premio Fondazione VAF presso la Stadtgaleri Kiel (Germania) e il MART Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto.

Paola Pasquaretta è laureata in Arti Visive allo IUAV di Venezia e ha frequentato il Master di Alta Formazione sull’Immagine Contemporanea di Fondazione Fotografia Modena. Vive e lavora a Codroipo. Negli anni ha partecipato a vari premi nazionali e internazionali fra i quali si segnalano la vittoria nel 2016 del Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee e la selezione come finalista nel 2015 del premio Discovery Award al festival Les Rencontres d’Arles. Le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive tra cui: Metafotografia (3), Imagomorfosi e altre ricerche, BACO, Bergamo; Da Guarene all’Etna 2019, Palazzo Re Rebaudengo, Guarene; Il tempo dello sguardo, Galleria Nazionale delle Marche, Palazzo Ducale, Urbino; Buffering, bb15 – Space for contemporary art, Linz, Austria; Atlante Energetico, Fondazione Spinola Banna per l’Arte; F/4 Un’idea di Fotografia, Fondazione Francesco Fabbri, Pieve di Soligo; From Object to Exposure, TRA - Treviso Ricerca Arte; Versus, Galleria Civica di Modena; Memorie, arte immagini e parole del terremoto in Friuli, Villa Manin, Passariano di Codroipo. La sua ricerca si concentra sull’analisi del rapporto quotidiano fra uomo e ambiente. I suoi lavori - installazioni che accostano alla fotografia, la scultura, la stampa 3D o il video - si riferiscono a territori specifici, hanno origine dall’esperienza diretta degli stessi e mantengono con essi dei forti legami. Lo studio di eventi locali e di casi particolari manifesta la volontà dell’artista di riflettere sulla capacità dell’uomo di relazionarsi ad un determinato paesaggio, naturale o artificiale, divenuto per qualche ragione anomalo.

 

ultima modifica 2025-01-15T13:11:54+01:00
Valuta sito

Valuta questo sito