Le energie di Pordenone a Pavia

21 marzo 2016Come procede

Pordenone e le sue politiche energetiche verso la sostenibilità sono state protagoniste del secondo incontro del ciclo Passeggiate urbanistiche organizzate dall'Ordine degli architetti di Pavia. Pubblichiamo l'intervento registrato inviato al convegno dall'assessore comunale all'urbanistica Martina Toffolo.

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Consiglio comunale, interrogazioni sul Prgc

22 gennaio 2016Come procede

Nel corso del Consiglio comunale del 18 gennaio scorso sono state discusse due interrogazioni riguardanti le riserve espresse dalla Direzione centrale Infrastrutture, Mobilità, Pianificazione territoriale, Lavori pubblici, Edilizia della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia (con parere 035/15 del 27 ottobre 2015) in merito al nuovo Piano regolatore generale di Pordenone, adottato il 7 luglio scorso.

Si tratta dell'interrogazione 65/2015 proposta dai consiglieri Giannelli, Cabibbo, De Bortoli e Dal Mas e dell'interrogazione 66/2015 proposta dalla consigliera Piccin.

La discussione è consultabile all'interno della registrazione video della seduta del Consiglio, dal minuto 16'37" al minuto 37'38".

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Prgc, il Consiglio comunale vota l'adozione

2 luglio 2015Come procede

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Dopo quasi tre anni di laboratori, analisi, incontri e progetti, ci siamo: lunedì 6 luglio il Consiglio comunale di Pordenone si riunisce per votare l'adozione del nuovo Piano regolatore generale. L'assemblea è convocata nella sala consiliare del Municipio alle 9 di lunedì per la presentazione delle componenti dello strumento urbanistico e della Valutazione ambientale strategica, mentre nel pomeriggio comincerà la discussione, che si protrarrà fino a sera e, se necessario, anche nel pomeriggio di martedì 7 luglio (a partire dalle 14.30). Ogni consigliere avrà a disposizione 30 minuti per il proprio intervento, più 15 minuti di replica nel secondo giro di interventi e 10 minuti per la dichiarazione di voto

La seduta è pubblica: i cittadini, e in particolare quanti hanno contribuito attivamente al percorso di condivisione e discussione civica di Pordenone più facile, sono invitati ad assistervi. I lavori del Consiglio saranno trasmessi, come di consueto, anche in diretta streaming e la registrazione sarà poi disponibile nel canale YouTube del Comune di Pordenone.


Che cos'è l'adozione?

L'entrata in vigore degli strumenti urbanistici è subordinata a una doppia votazione favorevole da parte del Consiglio comunale in due sedute distinte, a garanzia degli interessi dei cittadini. La prima votazione, quella che si svolgerà il 6 o 7 luglio, determina l'adozione del nuovo Piano regolatore: si tratta del passaggio formale che consente di pubblicare ufficialmente il progetto e di aprirlo alle osservazioni dei cittadini (nonché alle opposizioni dei proprietari di aree che dovessero essere interessate da nuovi vincoli). La bozza di Piano adottata viene inviata anche alla Regione, che può esprimere le sue riserve vincolanti.

Superati i termini di salvaguardia imposti dalla legge e completate le istruttorie da parte degli uffici tecnici sulle osservazioni ricevute, il Consiglio comunale si riunisce nuovamente per votare l'approvazione definitiva del nuovo Piano regolatore. Tra una votazione e l'altra devono passare almeno tre mesi, ma il tempo è variabile e può aumentare sensibilmente in funzione della complessità dell'iter amministrativo. L'approvazione finale del nuovo Piano regolatore generale di Pordenone è attesa entro la fine del 2015.


Come siamo arrivati fin qui?

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L'iter progettuale per la redazione del nuovo Piano regolatore generale di Pordenone ha inizio nel luglio del 2012. L'amministrazione comunale lancia "Pordenone più facile" e apre una serie di laboratori e tavoli di confronto con i cittadini, le categorie economiche e i rappresentanti dei comuni dell'area vasta, raccogliendo punti di vista e idee sul futuro del capoluogo. La sostenibilità (ambientale, ma anche sociale ed economica) e la sicurezza del territorio vengono indicati come criteri guida per la nuova pianificazione. La nutrita fase di analisi partecipata trova sintesi alla fine del 2013 in un testo unico che raccoglie le idee dei cittadini, lo studio socioeconomico per lo sviluppo del territorio pordenonese e il bilancio urbanistico e ambientale.

Nel frattempo, l'incarico per la redazione del nuovo Piano regolatore viene affidato per bando all'architetto Massimo Giuliani di Pavia, affiancato dalla società Dontstop di Milano e dagli ingegneri Emilio Cremona e Gianluigi Sartorio. Nel corso di un evento pubblico viene affidato loro il pacchetto di spunti e analisi confezionati fino a quel momento dalla città, che farà da base per il documento di sintesi dei progettisti. Nella primavera del 2014 il Consiglio comunale approva il documento di direttive, che mette al centro del nuovo Piano regolatore la sicurezza del territorio, la salvaguardia ambientale, il contenimento del consumo di suolo e la cooperazione sovracomunale.

La progettazione del nuovo Prgc parte dalla definizione di tre scenari alternativi, attraverso i quali l'amministrazione comunale identifica le strategie più vantaggiose per lo sviluppo della città. I progettisti incontrano a scadenze regolari i cittadini e i portatori di interesse per presentare loro lo stato di avanzamento della progettazione. Alla fine del 2014 è pronta la bozza della componente strutturale del Piano. Parallelamente vengono completati e presentati alla città anche il rapporto preliminare della Valutazione ambientale strategica, le indagini idrauliche e geologiche sul territorio e lo studio sulla microzonazione sismica.

Nella primavera del 2015 i progettisti completano anche la componente operativa del Piano regolatore, ovvero l'insieme di norme e prescrizioni necessarie a dare corpo alle sue previsioni, per arrivare infine oggi alla bozza finale che viene presentata lunedì 6 luglio al Consiglio comunale e alla città.


La sicurezza idraulica e la pianificazione

1 aprile 2015Come procede

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Il 19 marzo scorso abbiamo approfondito gli effetti dei nuovi studi idraulici sul bacino del Livenza (a cui il sistema Noncello-Meduna appartiene) sulla pianificazione del territorio comunale. Hanno partecipato i tecnici dell'Autorità di bacino, della Regione, del Comune e della Protezione civile. Molto partecipato è stato il dibattito con i presenti, anche alla luce delle scelte prudenziali che i nuovi dati e le nuove sensibilità per la sicurezza idraulica comportano nella definizione degli strumenti urbanistici, a cominciare dal nuovo Piano regolatore.

È disponibile la registrazione integrale delle relazioni:

Le proposte degli studenti di Pordenone

23 marzo 2015Come procede

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Uno skatepark più centrale e moderno, un ostello per favorire il turismo giovane, limiti meno severi alla musica in centro, collegamenti con bus o navette verso i cinema e locali dell'immediata periferia e una rete migliore di piste ciclabili. Sono queste le richieste formulate dalla Consulta provinciale degli studenti di Pordenone all'assessore all'urbanistica Martina Toffolo, al termine di una serie di incontri di confronto sui progetti di pianificazione che l'amministrazione comunale sta completando in questi mesi.

Nel corso del dibattito con i rappresentanti degli studenti delle scuole superiori è emerso forte l'invito all'amministrazione a promuovere iniziative di aggregazione giovanile in città, individuando mediazioni con i limiti stringenti che oggi impediscono o vincolano fortemente la proposta di concerti e attività serali in centro. Di fronte a un'offerta scarsa e spesso scomoda per dislocazione, l'alternativa per molti giovani è cercare alternative altrove, impoverendo la vita cittadina di una delle sue componenti fondamentali.

«Con i suoi 14.000 studenti, Pordenone è il secondo centro studentesco in regione dopo Udine», ha detto Marco Piccinato, presidente della consulta provinciale. «Chiediamo alla città di dotarsi di un'offerta all'altezza». Nel ricevere il documento, che sarà messo agli atti del percorso di pianificazione del Comune, l'assessore Toffolo ha spronato i ragazzi a farsi promotori in prima persona di stimoli e alternative, in un'epoca in cui l'amministrazione pubblica avrà magini di iniziativa autonoma sempre minori e potrà semmai favorire la progettualità diffusa sul territorio.

Osservazioni sulla relazione idraulica

17 marzo 2015Come procede

A integrazione delle prime osservazioni sui progetti per il nuovo Piano regolatore, gli Ordini degli architetti e degli Ingegneri, il Collegio dei dottori agronomi e forestali e l'Associazione costruttori Ance della provincia di Pordenone hanno presentato un ulteriore contributo dedicato in modo specifico alla relazione sulla sicurezza idraulica, di cui è stata data una prima anticipazione nel corso di un incontro di Pordenone più facile il 22 gennaio scorso. Pubblichiamo di seguito il documento degli osservanti e le controdeduzioni dell'amministrazione comunale.

In tema di sicurezza idraulica e nuove sensibilità per la pianificazione territoriale, ricordiamo l'incontro di approfondimento organizzato per giovedì 19 marzo alle 18 in Municipio.

A Pordenone la riqualificazione incontra l'arte

16 marzo 2015Come procede

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Pordenone si iscrive nella lista dei centri urbani che promuovono il connubio tra riqualificazione urbana e arte contemporanea. Lunedì mattina è stato presentato nella sede di Unindustria il primo di 12 interventi da realizzare nei prossimi due anni in città e nella cintura urbana. Si tratta del condominio Incis C di via Oberdan, dove stanno per partire lavori di riqualificazione esterna: una delle facciate ospiterà un'opera d'arte inedita e permanente di Alina Vergnano, la prima dei 12 artisti internazionali di urban art coinvolti nell'iniziativa. Gli inquilini del palazzo hanno potuto scegliere tra quattro bozzetti che altrettanti autori hanno realizzato appositamente per loro e la scelta è ricaduta su Sussurri della giovane artista torinese attualmente residente a Göteborg.

Il progetto si chiama FuoriLuogo e nasce dalla collaborazione tra l'associazione Ubik Art presieduta da Giuseppe Carletti, l'artista Mattia Lullini e Massimo Franzo dell'omonima impresa di pitture edili. Si tratta di un felice esempio di iniziativa privata con ricadute culturali sulla città pubblica che ha trovato l'apprezzamento e il patrocinio del Comune di Pordenone. L'amministrazione comunale ha messo a disposizione la Galleria d'arte Moderna e Contemporanea Armando Pizzinato per incontri e laboratori e sta studiando forme di incentivo specifiche, per esempio l'esenzione dalla tassa di occupazione del suolo pubblico.

«Siamo rimasti subito colpiti dal taglio della proposta e per il modo in cui unisce associazionismo, iniziative calate sul territorio e ripensamento della qualità urbana», ha dichiarato l'assessore all'urbanistica e al decoro urbano Martina Toffolo. «Questo progetto rientra a pieno titolo tra le azioni che stiamo progettando e che vogliamo incentivare nel nuovo Piano regolatore, dove sarà privilegiata la riqualificazione della città esistente e sostenuta l'iniziativa privata a favore della collettività.»

Gli autori che saranno coinvolti in questa galleria a cielo aperto di arte contemporanea, oltre a Vergnano e Lullini, sono l'americano Momo, l'ungherese Interesni Kazki, l'olandese Erosie, il duo francese THTF, il polacco NeSpoon, lo spagnolo Xuan Alyfe, il francese Horfee, lo svedese Ekta e gli italiani 108nero e Geometric Bang.

Il completamento dell'intervento pilota in via Oberdan è atteso già per il mese di aprile, mentre il successivo è previsto a Porcia. I promotori puntano a far vivere i progetti anche al di fuori degli edifici interessati, favorendo l'interazione con altre associazioni del territorio e la contaminazione tra gli artisti coinvolti e gli artisti e i giovani della città.

Accessibilità, cominciano le rilevazioni

12 marzo 2015Come procede

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Si è svolta giovedì mattina la prima di nove passeggiate organizzate dall'amministrazione comunale per rilevare le barriere architettoniche sui percorsi che collegano i principali servizi cittadini. Il primo approfondimento ha riguardato i collegamenti tra il parcheggio Marcolin, il Municipio, la parte alta di corso Vittorio Emanuele II, vicolo delle Mura, piazzetta del Portello con il Centro direzionale Galvani ("Bronx") e via Gorizia. Vi hanno partecipato volontari delle associazioni di disabili, rappresentanti delle associazioni cittadine coinvolte nei mesi scorsi nell'apposito laboratorio civico sull'accessibilità urbana, i tecnici comunali dell'ufficio pianificazione del comune con l'assessore all'urbanistica Martina Toffolo e i tecnici specializzati incaricati dall'Azienda per i Servizi Sanitari 5 e dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

percorsi_accessibilita.jpgLe rilevazioni sono assistite da un metodo di analisi e da un software progettati appositamente per considerare tutti gli aspetti che garantiscono la fruizione universale degli spazi pubblici. Vengono esaminate le distanze, le pendenze, l'eventuale presenza di ostacoli, la segnaletica orizzontale, verticale e tattilo-plantare, l'illuminazione, la disponibilità di sostegni e supporti e ogni altro dettaglio utile. I dati raccolti sono funzionali alla redazione del Piano per l'eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA), lo strumento che permetterà di completare le previsioni del Piano regolatore generale e del Piano urbano della Mobilità Sostenibile attualmente in redazione e che servirà per pianificare e mettere a bilancio gli interventi di messa a norma dei prossimi anni.

Le passeggiate proseguiranno nelle prossime settimane nei giorni di martedì e giovedì, fino a esaurimento dei percorsi pianificati. Le prossime rilevazioni in programma riguarderanno in particolare l'area di piazza XX settembre, piazzale Ellero dei Mille con la scuola Gabelli, viale Trento, viale Trieste e piazza Risorgimento. Quindi saranno analizzati in profondità i due corsi principali del centro città, corso Vittorio Emanuele II e corso Garibaldi.

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La città e l'acqua, tutti gli interventi

9 marzo 2015Come procede

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Le risorse naturali come volano di sviluppo: è stato il tema guida dell'incontro che si è tenuto il 6 marzo nella sala rossa del municipio. Giuseppe Ragogna, giornalista e scrittore, ha ripercorso il ruolo dell'acqua nella storia di Pordenone. L'architetto Stefano Tessadori ha illustrato il concept del sistema acqua/cultura che ha contribuito a ispirare i corridoi ecotecnologici del nuovo Piano regolatore. Infine, il coordinatore dei progettisti del nuovo strumento urbanistico Massimo Giuliani ha anticipato il ruolo fondamentale che le acque della città avranno nella pianificazione futura del territorio.

Dell'incontro è disponibile la registrazione integrale:

Le osservazioni di Ance, architetti e ingegneri

3 febbraio 2015Come procede

Nell’ambito del programma di incontri con i portatori di interessi specifici e le categorie economiche del territorio, l’8 gennaio scorso si è svolta un’audizione congiunta dei rappresentanti provinciali dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili, dell’Ordine degli ingegneri e dell’Ordine degli architetti, alla presenza della giunta comunale, dei progettisti del Piano e dei responsabili tecnici dell’iter di pianificazione. Sia nel caso di Ance che in quello dei due Ordini professionali, si è trattato del terzo incontro di approfondimento sui progressi del nuovo Piano regolatore.

Nell’occasione sono stati presentati all’amministrazione due documenti, uno di Ance e un secondo sottoscritto dai due Ordini. D’accordo con gli interessati e in linea con la trasparenza che contraddistingue l’intero iter, li pubblichiamo insieme alle risposte dell'amministrazione. Alcune delle questioni sollevate troveranno poi risposta compiuta nei successivi passaggi di progettazione, con la pubblicazione delle componenti strutturale prima e normativa in seguito, o saranno acquisite come osservazioni nel Rapporto ambientale conclusivo della Valutazione ambientale strategica.

Il documento di Ance

Gli scenari alternativi per Pordenone elaborati in fase di redazione della componente strutturale del nuovo PRGC della città: osservazioni di Ance Pordenone - Scarica il documento (Pdf, 170 KB)

Risposta dell'Amministrazione comunale alle osservazioni di Ance Pordenone - Scarica il documento (Pdf, 315 KB)

Il documento degli Ordini degli architetti e degli ingegneri

L'Ordine degli Architetti PPC e l'Ordine degli Ingegneri sugli scenari del nuovo PRGC di Pordenone - Scarica il documento (Pdf, 5.2 MB)

Risposta dell'Amministrazione comunale alle osservazioni degli Ordini degli architetti e degli ingegneri con allegate le controdeduzioni tecniche dell'Ufficio di Piano e dei progettisti del nuovo Piano regolatore generale comunale - Scarica il documento (Pdf, 3.3 MB)

La situazione idraulica e geologica

26 gennaio 2015Come procede

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Giovedì 22 gennaio sono stati presentati gli esiti delle indagini sulla sicurezza idraulica e sulla situazione geologiche del territorio pordenonese, entrambe funzionali alla progettazione del nuovo Piano regolatore generale. Dell'incontro è disponibile la registrazione integrale.

La microzonazione sismica a Pordenone

19 gennaio 2015Come procede

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Giovedì scorso è stato presentato in Sala rossa il primo livello dello studio di Microzonazione sismica sul territorio comunale. L'indagine, che è stata portata a termine nelle settimane scorse dal geologo Matteo Collareda, aggiunge un tassello di fondamentale importanza alla conoscenza del suolo cittadino e alla futura pianificazione. La microzonazione sismica suddivide il territorio in zone omogenee sotto il profilo della risposta a un terremoto, tenendo conto delle interazioni tra le onde sismiche e delle peculiarità geologiche di ogni zona.

È emerso per esempio che alle zone nord, centro e sud della città corrispondono comportamenti geofisici molto diversi e che la presenza di sabbia e argille, combinata con la ricchezza di falde acquifere, potrebbe favorire in situazioni estreme il fenomeno cosiddetto della liquefazione del terreno riscontrato anche in Emilia nel 2012.

È disponibile la registrazione integrale dell'incontro:


La relazione e le tavole dello studio di Microzonazione sismica per Pordenone saranno pubblicate tra i materiali di Pordenone più facile non appena approvate dalle commissioni regionale e statale che ne hanno promosso la realizzazione.

I bonus volumetrici nel nuovo Prgc di Trieste

12 gennaio 2015Come procede

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Giovedì 8 gennaio si è tenuto in Municipio a Pordenone un incontro pubblico dedicato all'approfondimento di nuove modalità per la rigenerazione urbana, incentrato in gran parte sull'esperienza del nuovo Piano regolatore generale recentemente adottato dal Comune di Trieste. Sono ora disponibili le registrazioni integrali degli interventi.

La presentazione della bozza strutturale

15 dicembre 2014Come procede

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È disponibile la registrazione integrale dell'incontro pubblico "PRGC, dagli scenari al progetto strutturale" tenutosi l'11 dicembre nella Sala rossa del Comune di Pordenone:


Documenti citati nel corso dell'incontro e già disponibili in consultazione su questo sito:


La bozza della componente strutturale del nuovo Piano regolatore, che è stata illustrata in anteprima dai progettisti, è un documento ancora in fase di lavorazione: sarà pubblicato tra i
materiali di questo sito non appena sarà consegnato ufficialmente e validato dall'amministrazione comunale.

Il confronto sui progetti continua

12 dicembre 2014Come procede

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Le dichiarazioni dell'assessore comunale all'urbanistica Martina Toffolo a margine dell'incontro pubblico sullo stato dei progetti del nuovo Piano regolatore generale, tenuto giovedì 11 dicembre in Municipio.

Social housing, primo intervento in città

7 ottobre 2014Come procede

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Lunedì 6 ottobre è stato presentato in Municipio a Pordenone il primo intervento in Friuli Venezia Giulia di social housing. Il progetto prevede la destinazione di diciotto appartamenti ricavati all'interno di uno stabile appena riqualificato in viale Grigoletti a fasce sociali che faticano ad accedere al mercato immobiliare (giovani, single, precari) pur senza avere i requisiti per ottenere un alloggio popolare. Maggiori informazioni sui criteri per l'assegnazione sono disponibili sul sito Housing Sociale FVG.

Proponiamo qui la registrazione integrale della conferenza stampa tenuta lunedì in sala consiliare, dal momento che il social housing è uno degli strumenti espressamente considerati anche all'interno del documento di direttive del nuovo Piano regolatore per attuare interventi strutturali sul mercato immobiliari in grado di ampliare e consolidare l'offerta.

Il seminario sul metodo degli scenari

7 luglio 2014Come procede

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È disponibile la registrazione integrale del seminario "Progettare la città oggi: gli scenari come strumento per la pianificazione urbana", tenuto il 3 luglio scorso a Palazzo Badini:

Il tavolo della cooperazione sovracomunale

4 luglio 2014Come procede

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Sindaci, assessori all'urbanistica e responsabili delle strutture tecniche delle amministrazioni comunali di Porcia, Cordenons, San Quirino, Roveredo in Piano, Fontanafredda, Zoppola e Fiume Veneto sono stati ospiti giovedì 3 luglio del sindaco di Pordenone Claudio Pedrotti e dell'assessore Martina Toffolo per un incontro di condivisione sullo stato di avanzamento del nuovo Piano regolatore generale del comune capoluogo. Nell'occasione Massimo Giuliani, coordinatore del gruppo di urbanisti incaricato della redazione del nuovo Piano, ha fornito aggiornamenti sull'evoluzione del progetto.

Non si è trattato soltanto di uno scambio di cortesie tra vicini, perché la cooperazione sovracomunale è in realtà uno dei quattro grandi pilastri - insieme alla sicurezza del territorio, al contenimento del consumo di suolo e alla salvaguardia ambientale - su cui si fondano le direttive dello strumento urbanistico in fase di progettazione.

Poiché le implicazioni delle trasformazioni sociali ed economiche più rilevanti hanno necessariamente valenza sovracomunale, è convinzione dell'amministrazione di Pordenone che sia auspicabile un maggiore coordinamento rispetto ai temi della pianificazione e dell’evoluzione dei sistemi urbani dell’area pordenonese. Il progetto del nuovo Piano regolatore terrà in ogni caso conto delle ricadute esterne delle scelte fatte sul territorio comunale per quanto riguarda i sistemi infrastrutturali, i sistemi produttivi e commerciali e i sistemi ambientali.

L'incontro di giovedì scorso, che segue una puntuale azione informativa sui documenti prodotti nel corso del processo di pianificazione di Pordenone, ha posto le basi per l'attivazione di un tavolo di lavoro intercomunale basato su politiche di interesse comune come i sistemi verdi, la rigenerazione urbana, la rete dei servizi diffusi, la rete della produzione, il coordinamento dei sistemi commerciali e le aree agricole.

Ampia adesione è stata registrata sull'opportunità, anche in riferimento ai dibattito sul superamento delle province e sulla "città dei centomila", di trovare fronti di collaborazione più stretta tra i comuni dell'area pordenonese. Il tavolo di lavoro sovracomunale sarà riconvocato nei prossimi mesi per condividere i progressi del progetto e per cercare di individuare soluzioni condivise che favoriscano la cooperazione tra le amministrazioni.

Un laboratorio sull'accessibilità

26 giugno 2014Come procede

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Una trentina di referenti di associazioni cittadine si sono incontrati martedì pomeriggio in Municipio per un incontro di approfondimento sui temi dell'accessibilità, per raccogliere segnalazioni e osservazioni in vista della definizione del Piano regolatore generale e del Piano della mobilità sostenibile. Sono state invitate a partecipare non soltanto le associazioni legate al mondo della disabilità, ma tutte le associazioni cittadine, nella convinzione che il tema abbia necessità di una visione corale.

Questo percorso è nato nei mesi scorsi per iniziativa personale di Carlo Fedrigo, un giovane funzionario comunale pordenonese. Dopo aver preso parte ai laboratori civici di Pordenone più facile, Fedrigo ha colto l'invito a contribuire attivamente al percorso partecipato verso il nuovo Piano regolatore e ha aggregato intorno a sé alcune realtà cittadine rappresentanti di diverse tipologie di disabilità. Ne sono seguiti due incontri di approfondimento con i progettisti dei Piani, che hanno aperto la porta a un confronto attivo e allargato sull'accessibilità, un tema centrale tanto nella pianificazione urbanistica quanto per la mobilità sostenibile.

L'incontro di martedì è servito per presentare l'iniziativa e cominciare a raccogliere segnalazioni e proposte (all'indirizzo pnfacile@comune.pordenone.it), che saranno poi discusse entro l'autunno nel corso di successivi incontri, prima di essere trasferiti ai gruppi di progettazione dei Piani e di diventare base per la redazione del Piano per l'eliminazione delle barriere architettoniche.

Direttive, il dibattito con i cittadini

18 aprile 2014Come procede

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L'incontro di Palazzo Badini del 14 aprile si è chiuso come sempre col dibattito aperto, nel corso del quale diversi cittadini sono intervenuti sui temi del nuovo Piano regolatore e sulle modalità di comunicazione e partecipazione. Il dibattito continua, per chi lo desidera, nei commenti di questo post.

Gli altri video dell'incontro:

Come prosegue la partecipazione

17 aprile 2014Come procede

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Archiviata la fase di analisi, ha ora inizio la fase di progettazione del nuovo Piano regolatore di Pordenone. Sarà garantita anche in questo contesto la partecipazione dei cittadini e dei portatori di interessi. Nell'incontro di Palazzo Badini del 14 aprile, l'amministrazione comunale ha presentato il nuovo responsabile dei processi partecipativi, Alberto Del Panta, il quale ha anticipato i criteri guida delle iniziative dei prossimi mesi.

Gli altri video dell'incontro:

L'analisi dei progettisti, la sintesi al Badini

17 aprile 2014Come procede

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Nel corso dell'incontro del 14 aprile a Palazzo Badini, gli architetti Marco Tosca e Corrado Longa, collaboratori del gruppo di progettisti incaricati della redazione tecnica del nuovo Piano regolatore di Pordenone, hanno illustrato il documento di sintesi con cui hanno chiuso la parte di analisi del territorio. Su questa base sono state formulate le direttive di Piano, approvate il 7 aprile scorso in Consiglio comunale.

Gli altri video dell'incontro:

Direttive, le linee guida del Piano

16 aprile 2014Come procede

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L'intervento dell'assessore all'urbanistica e alla pianificazione territoriale del Comune di Pordenone Martina Toffolo all'incontro con i cittadini di lunedì 14 aprile a Palazzo Badini. Viene illustrato il documento di direttive del nuovo Piano regolatore di Pordenone, ovvero le linee guida politiche sulla base delle quali sarà ora progettato il nuovo strumento urbanistico. Le direttive sono la sintesi ultima di una fase di analisi alla quale hanno preso parte molti portatori di interessi del territorio, a cominciare dai cittadini coinvolti nei laboratori civici del percorso Pordenone più facile.

Gli altri video dell'incontro:

Piano regolatore, aperti i tavoli di confronto

15 aprile 2014Come procede

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Con l'approvazione delle direttive si è chiusa definitivamente la fase di analisi ed è iniziata la progettazione del nuovo Piano regolatore. Il primo passo dell'amministrazione comunale e dei professionisti incaricati è stato riaprire subito tutti i tavoli della partecipazione, per condividere le linee guida e rilanciare il confronto con tutti i portatori di interessi.

Sotto il cappello di Pordenone più facile, il percorso di condivisione e ascolto iniziato fin dal 2012, lunedì 14 aprile le porte di Palazzo Badini si sono riaperte per i cittadini, gli "esperti di quotidianità" a cui l'amministrazione ha voluto rendere conto di come le idee raccolte nei laboratori civici fossero effettivamente state recepite nei documenti politici che ispireranno le nuove pianificazioni. Per quanti non hanno avuto modo di partecipare, a breve saranno messe a disposizione le registrazioni integrali degli interventi.

Martedì 15 aprile i progettisti hanno incontrato i rappresentanti delle categorie economiche e degli ordini professionali del territorio. In una serie di incontri tematici sono stati coinvolti rappresentanti di Camera di commercio/Concentro, Ascom, Unione artigiani, Unindustria, Associazione piccole e medie imprese, Associazione costruttori, Ordine degli architetti, Ordine degli ingegneri, Ordine degli agronomi. L'assessore all'urbanistica e alla pianificazione del territorio Martina Toffolo e i responsabili dell'Ufficio di Piano hanno condiviso i presupposti politici che innervano le direttive, mentre Massimo Giuliani e i suoi collaboratori, progettisti incaricati della redazione del Piano regolatore, hanno illustrato il metodo e gli strumenti utilizzati.

Nei prossimi giorni verrà avviato anche il confronto con i giovani nell'ambito della consulta studentesca provinciale e con le amministrazioni dell'area vasta pordenonese, dal momento che il Piano pone la collaborazione sovracomunale come presupposto essenziale di molte strategie di pianificazione.

Il confronto resta ora aperto su tutti i tavoli, che saranno convocati periodicamente per condividere lo stato dei progetti e per accogliere segnalazioni e suggerimenti. Anche i cittadini saranno coinvolti nella nuove serie di iniziative di Pordenone più facile. Saranno infine gli stessi progettisti a stimolare temi e pensieri lunghi sulla città, proponendo una serie di seminari di approfondimento sui temi cardine del nuovo Piano regolatore pordenonese: la riqualificazione e il riuso dell'esistente, la valorizzazione delle energie del territorio e la qualità dello spazio pubblico.

Le direttive all'esame del Consiglio comunale

7 aprile 2014Come procede

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Dopo quasi due anni di analisi, studi, approfondimenti e incontri a tutti i livelli con cittadini e portatori di interessi, questa sera si celebra il primo atto politico del nuovo Piano regolatore generale di Pordenone. Il Consiglio comunale (dalle 18 in Municipio, anche in diretta web) si riunisce per discutere il Documento di direttive, ovvero il documento che affida ai progettisti incaricati della redazione tecnica del piano la propria visione di città futura. Tutti i partecipanti a Pordenone più facile sono invitati ad assistere.

Le direttive rappresentano infatti la sintesi ultima della fase di un percorso di analisi iniziato nel luglio 2012 e composto da laboratori civivi, incontri informali e progetti condivisi. Di sintesi in sintesi, si è passati dalle centinaia di post-it dei laboratori S.M.A.R.T. al Report presentato al termine del ciclo di incontri con i cittadini. Il Report è entrato a pieno titolo, insieme allo Studio socioeconomico del territorio pordenonese e ai bilanci ambientali e urbanistici, nel Testo unico riassuntivo della fase di analisi preliminare. Sul Testo unico i professionisti incaricati della redazione tecnica del Piano hanno basato le loro esplorazioni della città, da cui è scaturito il Documento di sintesi presentato nelle settimane scorse. Di qui, infine, l'amministrazione comunale ha preso le mosse per redarre la ventina pagine di indirizzi politici che oggi vengono presentate e discusse nell'assemblea cittadina.

Il testo delle direttive - che insiste in modo specifico sulla sicurezza del territorio, la salvaguardia ambientale, il contenimento del consumo di suolo e la cooperazione sovracomunale - sarà disponibile sulle pagine di questo sito appena licenziato nella sua versione definitiva dai consiglieri comunali. Il documento sarà poi discusso con tutti i cittadini interessati durante un incontro pubblico a Palazzo Badini lunedì 14 aprile alle 18 (la registrazioni e la mostra dei materiali apriranno già alle 16). In quell'occasione sarà possibile consultare dal vivo tutti i materiali e le cartografie prodotte fino a questo momento. Sarà inoltre ufficializzato il calendario di incontri durante i quali i cittadini saranno aggiornati sui progressi della progettazione del Piano e potranno intervenire con osservazioni e suggerimenti.

È possibile registrarsi fin d'ora all'incontro.

Verso il tavolo dei piani

19 marzo 2014Come procede

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A Pordenone è in corso un imponente sforzo analitico e strategico, forse il più approfondito della sua storia recente. Grazie al concorso di scelte politiche e di nuovi obblighi normativi sono in corso di elaborazione parallela numerosi strumenti di ricognizione e di pianificazione, generali e settoriali, di grande impatto per lo sviluppo della città.

Si tratta di:

  • Piano regolatore generale (bando), lo strumento principe della pianificazione urbanistica territoriale: dopo la fase di analisi partecipata, l'assegnazione dell'incarico di redazione tecnica al gruppo che fa capo all'architetto Massimo Giuliani di Pavia e la discussione del documento di direttive (che sarà presentato al Consiglio comunale nelle prossime settimane), entrerà nel vivo della fase di progettazione;
  • Piano urbano della mobilità sostenibile (bando), a cui è affidato il ripensamento dei flussi pedonali, ciclabili e veicolari: la società incaricata Sintagma di Perugia ha iniziato nei giorni scorsi la raccolta di dati e questionari in diversi punti della città;
  • Piano comunale di classificazione acustica (bando), che suddividerà il territorio in aree acusticamente omogenee, fissando limiti alle sorgenti sonore che la contraddistinguono: a questo scopo è già al lavoro la società Tomasi & Tomasi di Udine;
  • Piano energetico comunale, di cui è in corso di perfezionamento l'incarico: integrerà  gli strumenti di pianificazione urbanistica con soluzioni per massimizzare l'efficienza energetica e l'uso di fonti rinnovabili;
  • Piani di zona (documenti), approvati nel 2013 ma ancora operativi per il dispiegamento delle azioni previste: costituiscono lo strumento di programmazione dei servizi e degli interventi sociali sul territorio a livello di ambito;
  • Microzonazione sismica, uno strumento conoscitivo finanziato dall'apposito bando nazionale e ancora in corso di affidamento (approfondimento): attraverso studi sulla vulnerabilità e l'esposizione sismica del territorio permetterà di ottimizzare gli interventi di mitigazione del rischio sismico;
  • Relazione idrogeologica, in carico all'ingegner Matteo Nicolini (determina) e al geologo Giorgio Contratti (determina): consiste nell'aggiornamento e nell'integrazione dello studio della sicurezza idraulica e della situazione geologica del territorio a supporto del nuovo Piano regolatore;
  • Valutazioni ambientali strategiche connesse al Piano regolatore (bando, incarico in corso di perfezionamento), al Piano urbano della mobilità sostenibile e al Piano comunale di classificazione acustica (bando, incarichi già affidati): hanno il  compito di valutare le ricadute ambientali, economiche e sociali delle scelte proposte;

Ciascuno di questi fronti è indipendente e autonomo, ma influendo a diversi livelli sullo sviluppo del territorio non può non tenere conto delle vicendevoli implicazioni. Non è stato costituito formalmente un tavolo di lavoro, tuttavia l'amministrazione ha chiesto ai singoli incaricati di collaborare con regolarità tra loro per armonizzare gli strumenti, scambiarsi aggiornamenti, ottimizzare le occasioni di incontro con la cittadinanza e inseguire opportunità di coprogettazione. Gli incontri, a cui partecipano anche i funzionari dei servizi pianificazione, ambiente, mobilità, servizi sociali, cultura e lavori pubblici, sono iniziati in febbraio e si tengono ogni tre settimane circa.

Il Consiglio dei ragazzi incontra i progettisti

20 febbraio 2014Come procede

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Prima commissione del Consiglio comunale dei ragazzi sul nuovo Piano regolatore della città. Dopo il laboratorio sulla storia dello sviluppo urbanistico di Pordenone, i rappresentanti delle scuole primarie e secondarie di primo grado hanno incontrato giovedì mattina in Municipio due dei progettisti che stanno lavorando alla redazione del nuovo strumento urbanistico, gli architetti Massimo Giuliani e Corrado Longa. Questo primo appuntamento è stato dedicato all'approfondimento degli aspetti ambientali connessi al Piano, mentre in marzo il confronto si concentrerà sulle questioni connesse alla mobilità.

Giuliani ha introdotto l'impostazione innovativa che è stata data al nuovo Piano regolatore, incentrato soprattutto sulla valorizzazione delle energie della città. «Stiamo studiando soluzioni per pianificare lo sviluppo della città in modo che Pordenone sia sempre più attenta agli aspetti ambientali, sfruttando le ricchezze energetiche del territorio», ha spiegato ai ragazzi del Consiglio. Due i concetti chiave che sono emersi: il risparmio delle risorse e il recupero del patrimonio esistente, attraverso soluzioni urbanistiche e architettoniche innovative, già sperimentate in altre città italiane.

Dai giovani consiglieri è emersa, come già nelle precedenti occasioni, una forte attenzione per il rispetto dell'ambiente e per la ricostruzione delle strutture dismesse. Tra le proposte più innovative, lo sfruttamento dell'energia geotermica attraverso pompe di calore, una soluzione che Giuliani ha confermato essere già in corso di valutazione dal suo gruppo di lavoro. In vista del prossimo incontro, i progettisti hanno dato al Consiglio comunale dei ragazzi un compito originale e provocatorio: calcolare quanto spazio verde e destinabile ad altri usi collettivi si potrebbe ottenere sostituendo con alberi tutte le recinzioni della città.

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Il piano regolatore dei ragazzi

28 gennaio 2014Come procede

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Il Consiglio comunale dei ragazzi è di nuovo al lavoro sul piano regolatore della città. Dopo gli incontri del 2013, la nuova assemblea dei giovani cittadini dedicherà buona parte dei suoi lavori del 2014 alla pianificazione della città di domani. Martedì a Palazzo Badini si è svolto l'incontro inaugurale, incentrato sulla lettura storica dello sviluppo urbanistico di Pordenone e sull'approfondimento dei momenti fondamentali per la sua crescita.

«Grazie per questo lavoro che fate con noi», ha detto ai 56 delegati provenienti da 15 scuole pordenonesi l'assessore all'urbanistica e alla pianificazione territoriale Martina Toffolo. «Consegnerete le vostre idee nelle mani dei professionisti che stanno progettando il nuovo piano regolatore. È un'opportunità per partecipare alle decisioni su come dovrà essere la vostra città, ma anche per imparare a sostenere le vostre idee con la conoscenza. E questo è un metodo che scoprirete utile in tutti i campi, a prescindere dal piano regolatore.»

A Palazzo Badini intanto i membri del Consiglio junior hanno realizzato due plastici paralleli degli insediamenti urbani in epoca antica, con la Contrada maggiore affacciata sul porto e difesa dalle mura, e in anni molto più recenti, mettendo in evidenza l'eccezionale sviluppo della città nella seconda metà del secolo scorso. Un processo per stratificazioni successive e non sempre semplici da governare, che ha colpito la fantasia dei giovani partecipanti.

Due sono macro-temi su cui si focalizzeranno i laboratori del Consiglio dei ragazzi: l'ambiente e la mobilità. A ciascuno saranno dedicati tra febbraio e aprile una "commissione" con i progettisti incaricati della redazione del nuovo strumento urbanistico e un incontro di approfondimento delle idee raccolte. Tutti gli incontri sono organizzati dall'assessorato all'istruzione del Comune di Pordenone e gestiti in collaborazione con Francesca Pavan, Debora Zamparo e Gabriella Santarossa di studio Eupolis.

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Smart city, Pordenone laboratorio nazionale

23 dicembre 2013Come procede

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L'ANCI-Associazione Nazionale Comuni Italiani ha scelto Pordenone, Lecce e Benevento come città laboratorio per sperimentare il modello italiano di smart city. Costituito nel 2012, l'Osservatorio Smart City dell'ANCI riunisce al momento 64 città italiane che a vario titolo stanno sperimentando percorsi legati all'innovazione e allo sviluppo locale. Pordenone vi ha aderito fin dalla costituzione. Dopo la reazione di un Vademecum di buone pratiche e consigli operativi, ora l'Osservatorio è entrato nella fase di sperimentazione del modello operativo.

ANCI accompagnerà le città selezionate nella definizione di un piano strategico e nella pianificazione delle iniziative, mettendo a disposizione la propria rete di esperti con particolare riferimento al reperimento di finanziamento, al coinvolgimento dei cittadini e dei portatori di interesse nell'individuazione dei cittadini e alla definizione degli strumenti di governance.

«L’obiettivo dell’Osservatorio Smart City è sperimentare metodi di intervento nuovo per ridefinire, valorizzare e proteggere le vocazioni economiche di un territorio», ha detto Paolo Testa, direttore della fondazione di ANCI per la ricerca, intervenuto giovedì 19 dicembre a Pordenone nel corso di una conferenza stampa in Municipio. «ANCI aiuterà le città selezionate a costruire un piano operativo che porti di qui all’estate all’attivazione di linee di finanziamento e all’innesco di nuovi percorsi di sviluppo del territorio. Abbiamo ritenuto che Pordenone fosse un buon luogo da cui partire perché c’è un lavoro di analisi pregresso, legato alla redazione del nuovo Piano regolatore e scientificamente fondato, che non è molto diffuso nei nostri comuni».

Il dibattito con i cittadini

26 novembre 2013Come procede

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Dopo la presentazione dei progettisti e del Testo unico, si è aperto un ampio e vivace dibattito con i cittadini. Sono intervenuti:

  • Paolo De Biaggio
  • Eugenio Gazzola
  • Gianni Zanolin
  • Ferruccio Nilia
  • Antonio Stefanuto
  • Giuseppe Miglio
  • Gigliola Rosso
  • uno studente dell'ITG Pertini
  • Daniela Favot

Nel corso del dibattito ha dato il suo contributo il sindaco Claudio Pedrotti. Ha chiuso i lavori l'assessore all'urbanistica e alla pianificazione del territorio Martina Toffolo.

Le registrazioni degli altri interventi: Martina Toffolo e il processo decisionale, Monia Guarino e il Testo unico, Marco Toneguzzi e l'Ufficio di Piano, Massimo Giuliani e i progettisti

Il primo incontro con i progettisti

26 novembre 2013Come procede

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I progettisti incaricati della redazione tecnica del nuovo Piano regolatore hanno incontrato per la prima volta i cittadini di Pordenone sabato 23 novembre a Palazzo Badini. È stata l'occasione per condividere una lettura architettonica dei contenuti emersi nel corso del percorso partecipato Pordenone più facile e alcuni spunti utili per immaginare i prossimi passi progettuali.

Consulta le slide (Pdf, 10MB circa)

Massimo Giuliani, capogruppo:

  • La partecipazione è per noi un elemento molto importante: il Piano funziona solo se vede all'inizio la condivisione da parte delle forze economiche e sociali e costruisce un patto sociale tra i cittadini per la realizzazione dell'intervento.
  • I piani hanno grande complessità, ma ancora più difficile è l'attuazione. Discutere e orientarsi rispetto ai vari temi e alle possibilità è assolutamente strategico.
  • Il supporto da parte di chi conosce e vive il territorio è per noi fondamentale per capire se le nostre visioni incontrano le sfaccettature della realtà locale.
  • Non saranno tutte rose e fiori: noi porteremo avanti le nostre idee e ci confronteremo, ma è importante mettere in campo tutte le potenzialità.
  • Immagino il Piano come un palinsesto di tante possibilità. Siamo in un momento molto speciale: la pianificazione al tempo della più pesante guerra economica che si sia scatenata nel mondo. Questa battaglia chiede che siano messe insieme le energie di tutti. Per questo abbiamo proposto come slogan del Piano "Le energie della città". Non solo le energie di chi ha voglia di costruire, ma anche di centinaia di generazioni che hanno costruito Pordenone.
  • Raccontiamo un po' di temi, non esaustivi, tratti dalla nostra esperienza e dai progetti che abbiamo realizzato.

Michele Brunello, Dontstop:

  • Il ragionamento sull'urbanistica si è sviluppato a partire dalla gestione delle emergenze e poi nella ricerca della "città giusta", più di recente della "città attrattiva". Oggi il dibattito sulla città ruota intorno al concetto di "smart". Il lavoro che avete fatto con Pordenone più facile ha riempito di significato la parola smart, generando un'intelligenza collettiva con cui noi interagiamo nello sviluppo del Piano.
  • Sostenibilità, una parola ormai svuotata di significati. Il caso della Cassinazza di Giussago (Pavia): agricoltura di terza generazione che produce non solo beni e lavoro, ma anche ambiente.
  • Mobilità, il caso di Milano: investimento sulle mobilità alternative (carsharing, bikesharing) per creare le condizioni per liberare il centro dalle automobili. Il caso di Bordaux: il tram a raso cambia l'uso degli spazi pubblici.
  • Accoglienza, nuovi spazi per nuove economie e nuove professionalità che hanno bisogno di network e reti. Il coworking come spazio di progettualità, il caso The Hub a Milano. I fab lab, la manifattura artigianale che condivide macchinari per creare laboratori di creatività.
  • Resilienza, la capacità adattativa come capacità di riutilizzo delle strutture della città del Novecento per accogliere le nuove economie e le sfide della contemporaneità. Il caso Mtv ad Amsterdam. Il caso Saint Nazaire in Francia, la riqualificazione del costruito attraverso la creazione di nuove facciate con spessore per migliorarne le performance energetiche e l'estetica. Il caso del recupero urbano integrato a Lisbona, ricreazione di spazi di condivisione comune.
  • Trasparenza, l'uso delle nuove tecnologie per dare più informazioni e usare l'intelligenza collettiva. La partecipazione è dare strumenti con cui fare cose.

Massimo Giuliani:

  • Faremo molta attenzione alla coerenza dell'impostazione dei progetti della città rispetto a una serie di direttive europee, perché significa entrare nel motore dei finanziamenti dei prossimi anni: green economy, smart city e in generale le declinazioni delle politiche per arrivare entro al 2020 in Europa al contenimento del 20% del consumo di energia e delle emissioni e alla produzione di energie rinnovabili per almeno il 20%.
  • Una città è fatta di scelte recenti e scelte assunte molto tempo prima, nel corso della sua storia. Pordenone è una città in ordine, che non mostra apparentemente le crisi in atto o sul punto di esplodere, dal nostro punto di vista lombardo una delle cose più vicine alla Svizzera, solo che si mangia meglio.
  • L'area vasta è caratterizzata dalla competizione dello sviluppo, di per sé non negativa, ma portata all'eccesso porta alla perdita di energia. Crediamo che l'equilibrio si possa raggiungere attraverso una migliore cooperazione sui temi e i piani o i servizi comuni, che nel tempo favoriscono la coesione.
  • Costruiremo tre scenari reali basati sulle alternative più significative emerse nel corso del percorso. Per ciascuno proporremo un'analisi approfondita dei vantaggi e degli svantaggi, misurabile, da discutere, per arrivare a una soluzione condivisa. Condivisione significa aver capito quali sono i prezzi che si pagano per andare in una certa direzione, nulla è gratis.
  • Ci sono dei temi che per noi sono invarianti, che coincidono con alcuni dei temi emersi nel percorso pordenonese. Uno dei temi fondamentali è il rapporto tra città e campagna, che è cambiato molto portando alterando l'equilibrio energetico. I fondi europei a sostegno dell'agricoltura (Pac) sono un'opportunità da cogliere.
  • Agricoltura come energia e paesaggio. Il caso di Monza: aree agricole in progressivo abbandono affidate ad agricoltore col vincolo di produrre paesaggio mentre producono cibo. Il caso della Certosa di Pavia: le finanze della collettività non permettevano l'apertura di un nuovo parco, si è fatto ricorso agli agricoltori.
  • Gli strumenti oggi sono diversi perché diverse sono le esigenze. Non abbiamo più il problema di gestire l'espansione.
  • La perequazione per la redistribuzione degli spazi urbani e la riqualificazione energetica. Il caso di Cerro Maggiore. Il caso di Varedo.
  • Il preverdissement, ovvero la piantumazione di verde come requisito per ottenere o mantenere il diritto edificatorio. Per arrivare al consumo zero dobbiamo pensare a tanti usi temporanei della città. Il caso di Segrate.
  • La concorsualità, ovvero la selezione degli interventi in funzione dei criteri desiderati, alla qualità, alla sostenibilità. Il caso di Monza.
  • La stratificazione urbana: rigenerazione urbana attraverso criteri innovativi e basati sull'efficienza energetica.

Martina Toffolo:

  • I progettisti produrranno tre scenari ugualmente percorribili, che valuteremo in funzione delle opportunità e dei costi.
  • Sostenibilità, sicurezza del suolo, riuso e riqualificazione sono le invarianti che abbiamo posto come vincolo.
  • Quello che abbiamo visto non è il piano, sono una serie di modalità e sperimentazioni possibili, hanno il pregio di essere già state applicate e che se ne conoscono già i pro e i contro. Ma ce ne sono anche altre, l'urbanistica sta evolvendo verso la terza generazione.
  • Un tema importante per noi è la capacità di trasformazione della città, anche ricorrendo a forme temporanee per dare risposte alle domande della città.
  • Stiamo sperimentando, non abbiamo certezze, dobbiamo tutti accostarci con un approccio laico.

Le registrazioni degli altri interventi: Martina Toffolo e il processo decisionale, Monia Guarino e il Testo unico, Marco Toneguzzi e l'Ufficio di Piano, il dibattito con i cittadini

L'organizzazione dell'Ufficio di Piano

26 novembre 2013Come procede

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Marco Toneguzzi, responsabile dell'Ufficio di Piano, ha spiegato sabato 23 novembre a Palazzo Badini come è organizzato il lavoro di progettazione e come il Comune di Pordenone interagisce con i professionisti incaricati della redazione tecnica del nuovo Piano regolatore.

  • Finisce una prima fase (analisi) e si entra in una seconda fase (progettazione), nella quale l'Ufficio di piano del Comune di Pordenone sta lavorando a pieno regime per il supporto dei professionisti incaricati.
  • L'Ufficio di Piano è formato dai funzionari del settore pianificazione ed edilizia privata, un gruppo che è cresciuto molto nelle competenze negli ultimi anni.
  • Ci siamo dati come obiettivo un ritmo sostenuto nel rapporto con i progettisti, che lavorano in Lombardia: siamo sempre in contatto via mail e telefono e scambiamo i materiali attraverso un server Ftp, ma abbiamo deciso di incontrarci comunque in presenza almeno una volta al mese.
  • Stiamo attivando un tavolo intersettoriale all'interno del Municipio, per garantire il supporto di tutte le conoscenze specialistiche dell'amministrazione.
  • Dobbiamo cercare di creare alleanze funzionali con gli altri piani e gli altri studi in corso di realizzazione: il Piano della mobilità, il Piano dell'energia, i Piani di zona, la Valutazione ambientale strategica, gli studi idrogeologici, ma anche quelli sovraordinati come il Piano dell'autorità di bacino, il Piano di governo del territorio e il Piano paesaggistico della Regione.
  • Non siamo ancora in grado di creare un piano di area vasta, perché legislativamente impossibile, tuttavia accogliendo sia gli stimoli emersi durante i laboratori civici di Pordenone più facile sia i tentativi recenti di riforma urbanistica regionale noi abbiamo interloquito con tutti e sette i comuni della cintura pordenonese (Roveredo in Piano, San Quirino, Cordenons, Zoppola, Fiume Veneto, Porcia, Fontanafredda), trovando grande disponibilità a pensare ad azioni comuni.
  • I tempi, come da capitolato di incarico: siamo nello sviluppo della fase di analisi, a dicembre avremo il documento di sintesi e la bozza delle direttive. Ogni passaggio prevede il coinvolgimento anche dei cittadini per la condivisione delle proposte che usciranno dal lavoro dei professionisti. Se non si verificheranno inghippi, possiamo pensare di andare in adozione di Piano a novembre 2014. Non abbiamo indicato i tempi per l'approvazione, perché è subordinata a una serie di passaggi istituzionali stabiliti per legge.

Le registrazioni degli altri interventi: Martina Toffolo e il processo decisionale, Monia Guarino e il Testo unico, Massimo Giuliani e i progettisti, il dibattito con i cittadini

La presentazione del Testo unico

26 novembre 2013Come procede

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Nel corso dell'incontro di Pordenone più facile di sabato 23 novembre a Palazzo Badini, Monia Guarino ha illustrato senso, organizzazione e contenuti del Testo unico di sintesi della fase di analisi propedeutica al Piano regolatore.

Le registrazioni degli altri interventi: Martina Toffolo e il processo decisionale, Monia Guarino e il Testo unico, Marco Toneguzzi e l'Ufficio di Piano, Massimo Giuliani e i progettisti, il dibattito con i cittadini

Un processo decisionale articolato

26 novembre 2013Come procede

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Intervento dell'assessore all'urbanistica e alla pianificazione del territorio Martina Toffolo in apertura dell'incontro di Pordenone più facile, sabato 23 novembre a Palazzo Badini.

  • Fare un piano regolatore vuol dire scegliere come gestire il territorio.
  • L'urbanistica ha due filoni. Quello scientifico, che cerca elementi di analisi e strumenti. E quello etico, che attraverso la pianificazione cerca di rispondere alle esigenze della società, degli stili di vita e dello sviluppo del nostro territorio.
  • Noi abbiamo deciso che per affrontare la stesura del nuovo Piano regolatore volevamo innanzitutto una cassetta degli attrezzi, degli strumenti che ci aiutassero a conoscere veramente il territorio e strutturare le nostre scelte.
  • Le scelte non sono più prorogabili, questo è il nostro momento per decidere. Il Piano regolatore è uno degli strumenti che ci possono aiutare
  • Pongo una domanda al Piano regolatore: come possiamo diventare innovativi?

Le registrazioni degli altri interventi: Monia Guarino e il Testo unico, Marco Toneguzzi e l'Ufficio di Piano, Massimo Giuliani e i progettisti, il dibattito con i cittadini

«Un confronto trasparente»

25 novembre 2013Come procede

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pubblicato il 2012/07/27 11:50:05 GMT+1 ultima modifica 2018-10-24T11:43:29+01:00
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