Seconde generazioni crescono
È dedicato alle seconde generazioni, i figli degli immigrati, nati e cresciuti in Italia, l'appuntamento conclusivo della prima edizione della nuova rassegna culturale pordenonese Il dialogo creativo, promossa dal Comune e la cooperativa per il commercio equo e solidale L'Altrametà. Sabato 23 febbraio alle 16:45 in Biblioteca civica, giovani italiani e stranieri dialogheranno con Stefano Allievi, sociologo dell'Università di Padova, sul futuro della loro città, Pordenone, in un contesto nuovo, di pluralismo culturale e religioso.
In base alla recente ricerca dell'Istituto regionale per gli studi di servizio sociale, in provincia di Pordenone si registra la percentuale più alta di giovani (considerando la fascia dai 14 ai 35 anni) nel Friuli Venezia Giulia. Rappresentano il 24% degli abitanti, contro la percentuale del 21,6%, riferita all'intera regione. Questo dato è dovuto soprattutto alla maggiore incidenza di giovani stranieri, che nel pordenonese sono 14.686, cioè il 19,4% della popolazione tra i 14 e i 35 anni. Considerando l'intera regione, la percentuale scende al 15,7%, con solo il 13,1% della provincia di Udine.
I numeri parlano del peso demografico sempre più rilevante che avranno i cittadini di origine straniera nella nostra provincia e di come il tema riguardi tutti, italiani e stranieri. L'incontro del 23 febbraio ha l'obiettivo di ragionare assieme agli stessi giovani su come sarà il futuro della città, Pordenone, con uno sguardo sull'Italia. A dialogare con i ragazzi sarà il sociologo dell'Università di Padova, Stefano Allievi, specializzato nello studio dei fenomeni migratori e in sociologia delle religioni, con particolare attenzione al pluralismo culturale e religioso, nello specifico alla presenza dell’Islam.
Uno dei temi di cui si parlerà è quello della cittadinanza, a partire anche dal fatto che il Consiglio comunale di Pordenone, nel luglio 2012 ha approvato una mozione per il conferimento della cittadinanza simbolica ai ragazzi nati e cresciuti in Italia e residenti in città. Si tratta di un gesto simbolico, perché in base alla legge nazionale 91 del 1992, è italiano chi è figlio di almeno un cittadino italiano, mentre chi nasce in Italia da genitori stranieri è straniero. Solo al compimento dei 18 anni di età, se si dimostra di aver sempre vissuto nel nostro paese, si può accedere con procedura semplificata alla cittadinanza.
È possibile seguire e commentare le iniziative della rassegna "Il dialogo creativo" anche attraverso la pagina Facebook, dove si trovano foto e video degli appuntamenti e uno spazio per continuare lo scambio di idee e opinioni.