Un regolamento dedicato ai cittadini attivi
A Pordenone sono da sempre numerosi i cittadini attivi, responsabili e solidali, che dimostrano, individualmente e come associazioni, di volersi prendere cura direttamente della propria città e dei luoghi in cui vivono.
È necessario che le iniziative spontanee per la rigenerazione dei beni comuni possano ricevere una risposta adeguata da parte della pubblica amministrazione, che trova nel cittadino attivo non un semplice interlocutore, bensì un alleato nel perseguimento di un obiettivo comune: la qualità dei beni comuni, materiali e immateriali. Vale a dire la qualità della vita in città.
Per rispondere a questo tipo di esigenza, il Comune di Pordenone intende adottare il «Regolamento per la collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani».
Cos’è il regolamento dei beni comuni?
È uno strumento che il Comune di Pordenone vuole adottare per semplificare il rapporto tra l’ente e i cittadini attivi, cioè tutti coloro che vogliano gestire, rivitalizzare, rendere fruibile, tenere in manutenzione un qualsiasi bene della propria città.
A chi è rivolta questa iniziativa?
A tutti i cittadini, singoli o in gruppo, organizzati in associazione o meno.
L'amministrazione considera i cittadini parte fondamentale nello sviluppo della rigenerazione urbana, li invita perciò a proporre idee con questo fine e intende metterli nelle condizioni di realizzare le loro idee per il "brano di città" che più hanno a cuore, che sia la parete di una scuola, l'aiuola davanti casa, il parco del quartiere, le mura sporche della città, la roggia invasa dai rovi, il lavatoio antico.
Quali sono gli obiettivi?
Con questa iniziativa l’amministrazione comunale di Pordenone intende:
- stimolare e raccogliere progetti dei cittadini che vogliono prendersi cura dei beni della città
- proporre ogni anno un certo numero di beni comunali da far gestire ai cittadini
- favorire e agevolare la realizzazione dei progetti dei cittadini
La bozza del regolamento è stata predisposta da un gruppo di consiglieri e assessori comunali, seguendo la via aperta dal Comune di Bologna e dall’associazione Labsus nel 2014, seguita poi da Siena e da altre amministrazioni locali.
Pubblichiamo qui la bozza del testo affinché tutti i cittadini interessati possano leggerla, comprenderne gli obiettivi e fornire il proprio contributo con osservazioni e proposte migliorative.
Proposte che potranno comunque continuare anche dopo l’adozione: infatti il regolamento entrerà in vigore per un anno in via sperimentale e durante questo periodo sarà sottoposto a verifica costante, al fine di poterlo modellare al meglio sulla realtà pordenonese e affinare i suoi strumenti affinché siano realmente efficaci.
Dopo questo primo periodo di consultazione il testo, eventualmente modificato in seguito alle osservazioni ricevute, sarà sottoposto alle commissioni consiliari e poi al Consiglio comunale per l’approvazione.
Osservazioni e proposte vanno inviate entro il 22 giugno 2015 via email all’indirizzo benicomuni@comune.pordenone.it e saranno prese in esame dal gruppo di consultazione appositamente istituito, composto da amministratori e consiglieri appartenenti alla maggioranza e all’opposizione.
Il gruppo di consultazione è composto da: assessori Flavio Moro (coordinatore) e Martina Toffolo, consiglieri Marco Salvador, Fausto Tomasello, Emanuele Loperfido, Giuseppe Pedicini, Nisco Bernardi.
Per approfondire i temi della cittadinanza attiva e dell’amministrazione condivisa vi segnaliamo:
www.cittabenicomuni.it l’esperienza di Bologna
www.labsus.org laboratorio per la sussidiarietà