Un sistema acqua-cultura (Tessadori)

I contenuti pubblicati in questa sezione, chiamata Idee per la città, sono proposte, provocazioni o esplorazioni condivise spontaneamente dai cittadini, che l'amministrazione comunale raccoglie e rilancia in modo trasparente perché siano spunto di analisi nel corso del percorso partecipato Pordenone più facile. Questo spazio è aperto: tutti sono invitati a condividere le loro idee (scopri come). La pubblicazione del materiale non costituisce in alcun modo giudizio di valore da parte del Comune di Pordenone, né implica assunzione di impegni da parte dell'amministrazione.

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Scarica il progetto nel formato originale (Pdf, 3,83 MB)

Ho iniziato a lavorare su questo tema nel 2011. L'idea è di stabilire collegamenti fisici - per la massima parte pedonali, ma anche ciclabili - fra i musei e le attrezzature per la cultura e istruzione della città, utilizzando percorsi già esistenti, aprendone di nuovi o riattivarne di antichi, il tutto utilizzando i tracciati del fiume e delle antiche rogge. Mediante interventi puntuali e dal costo contenuto si verrebbe a creare una straordinaria area di verde, acque, storia e cultura, unica in Europa.

I percorsi al momento sono due: uno lungo il Noncello (in gran parte esistente) dalla Dogana Vecchia, passando per la Fiera, per proseguire poi per la Villa Galvani (Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea), per il Museo Diocesano d'Arte Sacra, per il Parco del Seminario fino a raggiungere il Castello di Torre e l'Immaginario scientifico (con i magnifici cotonifici lungo il cammino). In questa zona, con due semplici passerelle è possibile connettere le sponde del fiume e collegare i centro di Pordenone con Torre. Immaginate cosa significa poter utilizzare il mezzo di locomozione più sofisticato al mondo: i vostri piedi!

Il secondo percorso si svolge in verticale (nel disegno), dal Maglio fino a raggiungere il complesso delle scuole superiori, l'Auditorium Concordia e la Casa dello Studente. Si viene a formare quindi una specie di Grande "T" rovesciata che abbraccia e unisca la città da sud a nord, in un sistema di vie d'acqua, laghetti, parchi e strutture. Le rive potrebbero essere affidate a gruppi di cittadini, ad associazioni di volontariato, per la gestione e la manutenzione del verde, la pulizia e il mantenimento. I bracci della T potrebbero essere disseminati di attività su tutto l'arco dell'anno (orti, piccole aree gioco, attività fisica, meditazione). Anche grandi manifestazioni come Pordenonelegge, Dedica Festival e altre potrebbero essere interessate a utilizzare questo straordinario territorio che si è renderebbe disponibile.

Ringrazio qui i molti amici che mi hanno aiutato a definire questa idea: Elisa Monte, Bruno Tallon del Nordic Walking Pordenone, gli Amici di PArCo, Daniela Floriduz, Antonio Zanella, Arlecchino Errante, gli amici di Pnbox, i docenti dell'ISIA e molti altri. Concludo dicendo che, come architetto e - in piccola parte - urbanista, sono molto contento di questo progetto "fatto con piedi". È da molto tempo infatti che sostengo che l'urbanistica dovrebbe essere fatta camminando, riscoprendo la città e il territorio da un punto di vista alla scala umana.

Mi piacerebbe se i cittadini di Pordenone si sentissero liberi di appuntare spilli e post it su questa mappa con le loro indicazioni e suggerimenti.


Stefano Tessadori
architetto

pubblicato il 2012/10/01 10:55:00 GMT+1 ultima modifica 2020-01-08T12:02:39+01:00
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