Variante di adeguamento - Piano Zuccato (1986)
Redatto dall'arch. Arnaldo Zuccato (Udine)
variante approvata con DPGR 0191/Pres del 28 maggio 1986
Criteri progettuali
- Adeguare le previsioni al Piano Urbanistico Regionale Generale (bozza del 1982).
- Articolare le previsioni in modo più composito.
- Migliorare il tessuto urbano per meglio corrispondere al miglioramento qualitativo della città.
estratto della relazione tecnica
Dati dimensionali
- Abitanti insediati all’anno 1979 pari a circa 54.000
- Abitanti teorici pari a circa 75.000, corrispondenti a un incremento del 40% in dieci anni sulla consistenza di allora (il Piano Urbanistico Regionale imponeva che i Piani Regolatori Generali fossero dimensionati - per le aree residenziali di espansione - su un arco di previsione decennale).
- Calcolo degli “standards” effettuati per 97.944 abitanti (capacità insediativa teorica).
Obiettivi strategici
Viabilità e trasporti:
- riassetto SS13,
- connessione con la con la viabilità nazionale,
- integrazione della circolazione cittadina con le arterie extraurbane,
- creazione dell’isola pedonale in Centro Storico,
- creazione di percorsi ciclo-pedonali differenziati dai quelli veicolari,
- integrazione dei mezzi su gomma con la stazione ferroviaria,
- trasferimento dell’attrezzatura per interscambio merci.
Produttivo e commerciale a scala comprensoriale:
- conferma delle zone industriali e commerciali di interesse regionale,
- potenziamento delle strutture esistenti (Fiera),
- nuove possibilità di insediamento per il commercio specializzato.
Residenza:
- crescita quantitativa della città privilegiando il recupero,
- diffusione di “centralità” oltre l’area centrale,
- individuazione di zone di espansione (Torre Nord),
- rinuncia alle zone specializzate a destinazione unicamente terziaria.
Ambiente e servizi:
- ricucitura del sistema urbano – Noncello-rogge-laghetti,
- ampliamento di alcune strutture,
- utilizzo di grandi contenitori per cultura e l’istruzione,
- miglioramento dell’accessibilità dei servizi (parcheggi),
- utilizzo degli interstizi rilevati per realizzare cortili e parcheggi.
Note
Per la prima volta si prevede il dimensionamento degli standard urbanistici in rapporto al numero di abitanti insediabili. In relazione ai dati dimensionali, il Piano Zuccato ha comportato l’individuazione di una quantità di aree preordinate all’esproprio notevole: tale scelta è da considerarsi da un lato eccessiva, ma dall’altro ha garantito la possibilità - nel decennio successivo - di utilizzare la grande disponibilità di aree per una più ponderata attuazione dei programmi delle opere pubbliche da parte delle amministrazioni comunali che si sono poi succedute negli anni.