Gli standard urbanistici ed edilizi

Ai fini della formazione degli strumenti urbanistici o della revisione di quelli esistenti devono essere osservati limiti inderogabili di densità edilizia, di altezza, di distanza fra i fabbricati, nonché rapporti massimi fra spazi destinati agli insediamenti residenziali e produttivi o riservati alle attività collettive, a verde pubblico o a parcheggi.

Questi limiti sono fissati in modo specifico per le diverse zone omogenee ed espressi secondo standard urbanistici e tecnici. Sono standard urbanistici i rapporti tra spazi destinati agli insediamenti residenziali e produttivi e spazi pubblici o di uso pubblico. Sono standard tecnici la densità edilizia, l'altezza massima consentita per gli edifici, la distanza tra i fabbricati e tra i fabbricati e la strada.

Gli standard, quindi, prescrivono i vincoli relativi all'edificazione in un'area e le soglie minime di attrezzature e servizi di interesse locale e generale da prevedere. Per quanto riguarda le attrezzature di interesse locale, o di quartiere, la legge stabilisce che ogni cittadino abbia diritto a un minimo di 18 metri quadrati di spazio pubblico, che comprendono servizi scolastici di base, servizi sanitari, culturali e sociali, parcheggi e verde pubblico. Per quanto riguarda le attrezzature di livello territoriale, invece, si prevedono ulteriori 15 metri quadri di parchi territoriali, 1,5 metri quadri per attrezzature ospedaliere, 1 metro quadro per l'istruzione di livello superiore.

pubblicato il 2013/03/14 12:10:54 GMT+1 ultima modifica 2018-10-24T11:45:43+01:00
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