Biblioteca Civica di Pordenone

Sette minuti dopo la mezzanotte

di Patrick Ness, recensione di Chiara (classe 3^ C)

sette_minuti_cover.jpgUn aspetto che mi è piaciuto molto è lo stile dell’autore, ritengo che sia tutt’altro che pretenzioso e con questo non intendo che sia semplice, ma che è diretto: è onesto, così come i suoi personaggi.
Questi sono tutti molto oscuri e, leggendo la storia, immaginavo le scene in grigio e nero. Tutto avviene quasi sempre la notte e questo fa capire come Ness abbia mantenuto nel racconto un’atmosfera tagliente, che riprende anche la trama. Inoltre, sono presenti dei contrasti, ad esempio tra vita e morte, notte e giorno, bianco e nero.

Una certa importanza la meritano le illustrazioni mozzafiato, che rendono il libro qualcosa di speciale. Avevo deciso di leggerlo in lingua originale, ovvero in inglese, perché credo che la traduzione, per quanto accurata e ricercata, possa sempre togliere qualcosa che solo l’originale riesce a trasmettere. Credo che le immagini svolgano un ruolo importante: mi hanno stimolato a realizzare degli schizzi, pur non avendo grandi doti artistiche, e ho trovato un mezzo per esprimere sulla carta ciò che non mi era possibile fare con le parole. Quando un’idea altrui ti colpisce così tanto da spronarti a creare qualcosa di completamente tuo, penso che sia l’insegnamento più grande.

Per quanto riguarda i personaggi, sono tutti molto tangibili, non sono idee di persone che dovrebbero esistere, sono semplicemente persone che si trovano nella vita reale. Si evolvono piano piano e mantengono costante una sorta di tensione durante tutto il libro, proprio come lo stile di Patrick Ness, che tratta una storia devastante attraverso toni dolci e delicati.

Personalmente ritengo che questo libro sia adatto a tutti, perché ognuno, dall’adulto al bambino, ha la capacità di cogliere un’interpretazione diversa.



pubblicato il 2017/09/18 09:37:44 GMT+1 ultima modifica 2018-10-24T10:06:12+01:00
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