Nuove acquisizioni per la Biblioteca civica con il “lascito Testa”
Si è tenuta presso la Biblioteca Civica di Pordenone una cerimonia di consegna del “Lascito Testa”, un nuovo fondo che andrà ad arricchire il patrimonio della stessa biblioteca. La donazione dei libri appartenuti a Giulio Cesare Testa, storico e ricercatore pordenonese, consta di circa 230 volumi tra cui predominano le opere inerenti l’Arte e la Storia, particolarmente quella locale. Tra queste, accanto ai testi sulla Via della Seta, l’Oriente, Marco Polo e Venezia, spiccano alcune opere, di cui la nostra biblioteca era sprovvista, su Beato Odorico da Pordenone e Padre Marco d’Aviano. Gli altri ambiti disciplinari riguardano Letteratura e Geografia nonché, in misura minore, Fotografia, Architettura, Spettacolo, Religione, Culinaria, Filosofia, Linguistica ed anche Moda. Da tutto ciò si desume quanto vasti fossero gli interessi di Testa. Tra le opere enciclopediche donate si segnala l’Enciclopedia dei Papi della Treccani e, tra i periodici, la collezione completa della rivista “Iulia Gens”.
Dichiara l’assessore alla cultura Alberto Parigi: «La Biblioteca di Pordenone si arricchisce di un gran numero di importanti volumi proprio nelle giornate di Pordenonelegge. La nostra è una città culturalmente generosa, non solo perché ricca sotto il profilo artistico, scientifico ed intellettuale, ma anche perché i protagonisti della cultura vogliono donare alla città la propria ricchezza. Oltre a questa donazione ricordo il “Lascito Bortolotto”, che i nostri collaboratori - a cui va un ringraziamento particolare - stanno attualmente catalogando, e quello di Carol Lee Price. Tutti questi volumi arricchiranno la Biblioteca, che diventa sempre di più un centro culturale vivo e attivo».
Aggiunge con emozione Luisa Testa, moglie di Giulio Cesare: «Sono molto felice di aver donato alla Biblioteca questi bei volumi profondamente studiati ed amati da Giulio. Mi sento di dire un enorme grazie a mio marito per tutto quello che ha lasciato alla sua amata Pordenone. Ne sono molto orgogliosa».
Qui di seguito solo alcuni dei titoli che vengono donati e che testimoniano l’importanza del lascito. Palaces of the Forbidden City del 1984, raro volume in lingua inglese posseduto solo da 4 biblioteche in Italia, testimonia del livello di approfondimento degli studi relativi alla Cina che induceva Testa a procurarsi contributi bibliografici di difficile reperimento. Il Nuovo Ramusio, 1950-1973, raccolta in 13 volumi sulle relazioni e sui diari dei più noti viaggiatori italiani in Oriente, rilevante e rara fonte documentaria per gli studi sulla civiltà asiatica. Elogio storico alle gesta del beato Odorico dell'ordine de’ minori conventuali con la storia da lui dettata de’ suoi viaggj asiatici, volume anastatico posseduto da 7 biblioteche in Italia. Come studioso della figura del Beato Odorico da Pordenone, Testa ha curato la revisione della prima edizione a stampa della Relatio del frate pordenonese risalente al 1513. E ancora, un volume del 1990 sull’intera pratica di beatificazione e canonizzazione di Padre Marco d’Aviano edito dalla Congregatio pro causis sanctorum. Ed anche l’Historia de lo governator zeneral de la Serenissima nostra veneta Republica: Bartholomeo Liviano d'Alviano, unego sior de Pordenon, 1999, volume su Bartolomeo d’Alviano, un’altra figura oggetto privilegiato degli studi di Testa.