Un'edizione aldina restituita agli antichi fasti

26 gennaio 2023

Un'iniziativa di recupero di un pregiato esemplare a stampa cinquecentesco della Biblioteca civica di Pordenone realizzata grazie al sostegno della Fondazione Friuli. #BiblioPN

Da diversi anni la Biblioteca civica di Pordenone è impegnata in un progetto di recupero e restauro dei volumi più deteriorati appartenenti al fondo antico, conservati e disponibili per la consultazione presso la Sezione Locale

Sono già stati restaurati due importanti periodici locali “Il Noncello” (pubblicato dal 1899 al 1890) e parte del “Il Tagliamento” (1871-1917), sia con fondi propri che con il sostegno della Fondazione Friuli. Sempre grazie alla Fondazione, nel 2020 è stato possibile restaurare i diplomi di studio e d’onore di due tra i maggiori artisti nati a Pordenone, il pittore Michelangelo Grigoletti e lo scultore Antonio Marsure, mentre nel 2021 l'intervento ha riguardato una pergamena del 1466 (un testamento), due volumi "Regularum utriusque iuris tam civilis quam pontificii, quae a clarissimis iurisconsultis varie conscriptae..." stampati a Parigi nel 1587 e il "Catastico delle rendite della chiesa di San Marco (1415-1494)".

Nel corso del 2022, ancora grazie al contributo della Fondazione Friuli, si è provveduto al restauro conservativo del volume Le epistole famigliari di Cicerone, tradotte secondo i veri sensi dell’auttore, et con figure proprie della lingua volgare, pregevole edizione aldina, proveniente dalla bottega degli eredi di Aldo Manuzio, editore attivo a Venezia nei primi anni del Cinquecento.

Le aldine sono convenzionalmente i libri stampati da Aldo Manuzio e dai suoi eredi a Venezia tra il 1495 e il 1597. Cento anni di raffinata produzione editoriale, un catalogo non immenso ma qualitativamente importante.

Aldo Manuzio è figura di fondamentale importanza per il mondo della stampa: ha introdotto il formato tascabile per i libri di lettura, ha utilizzato la moderna punteggiatura - inventando tra l’altro la virgola e il punto e virgola - ha creato le prime collane editoriali. Tutti i caratteri che normalmente adoperiamo, dal Garamond all’Helvetica e soprattutto il più celebre e utilizzato al mondo, il Times New Roman, derivano da caratteri tipografici introdotti da Aldo Manuzio.

Lo stato di conservazione del volume si presentava alquanto compromesso, in particolare per quanto riguarda la legatura in pelle, che presentava lacerazioni e lacune, soprattutto in corrispondenza del dorso. L’intervento di restauro è stato esclusivamente conservativo e non dettato da fini estetici, nel rispetto della struttura e dei materiali originali che compongono l’opera, e ha consentito di rendere nuovamente fruibile il volume.

L'intervento è stato eseguito a cura del Centro Studi e Restauro di Gorizia, realtà regionale con oltre trent'anni di esperienza nel settore, in grado di affrontare sia l'aspetto diagnostico che esecutivo delle problematiche inerenti il restauro e la conservazione dei beni librari, cartacei e pergamenacei.

Di seguito si presentano alcune immagini del volume fotografato prima e dopo l'intervento di restauro.


Legatura in pelle - prima dell'intervento

 

Legatura in pelle - dopo l'intervento

  

Frontespizio - prima dell'intervento

 

Frontespizio - dopo l'intervento

 

Risguardia posteriore - prima dell'intervento

 

Risguardia posteriore - dopo l'intervento