Madonna col Bambino, Bellunello
Una importante sezione del Museo d’Arte di Pordenone è dedicata alle sculture lignee, opere diffuse in Friuli fin dal Medioevo. Materiale comune il legno, facile da reperire e lavorare, ma soprattutto di basso costo; dopo essere stato scolpito veniva dipinto per arricchirne la superficie con effetti policromi. Ricordiamoci che era consuetudine dipingere le statue, anche quelle in pietra, quello che vediamo oggi è il risultato del tempo: la pittura non più visibile ci mostra solamente il supporto.
Il soggetto di maggiore diffusione in periodo medievale era quello sacro: Madonne con il Bambini, Crocifissi, Santi.
La scultura qui rappresentata è la “Madonna col Bambino”, realizzata prima del 1481. Proviene, grazie a un lascito del 1970, dalla collezione Rusconi di Trieste. L’opera è oggi attribuita al Bellunello (Andrea di Bertolotto), artista che fu tra i maggiori esponenti del primo Rinascimento friulano.
Rappresenta la Madonna assisa sul trono con il Bambino poggiato sulla sua gamba sinistra; il piccolo tiene il braccio destro sollevato mentre benedice gli astanti. Reggono: uno la mela, che allude alla redenzione dal Peccato originale, l’altro il globo (simbolo di salvezza del mondo quando viene retto da Cristo).
La colorazione che abbelliva la statua è rovinata, ancora ben visibili sono i volti, caratterizzati da ampie arcate sopracciliari e da un ovale che si conclude con un mento piccolo, e le vesti pesantemente drappeggiate.
Grazie a questo lavoro capiamo che un tempo la scultura “viveva” non solo grazie alla sua terza dimensione, qui visibile nel panneggio delle vesti che si appoggiano sul corpo della Madonna delineandone le forme. Ma “viveva” anche grazie alla stesura di colori che ne vivacizzavano le superfici realizzando così un’opera più vera del vero.
L'opera è oggi visibile nella sala 2 del secondo piano del Museo civico d'Arte di palazzo Ricchieri.
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