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Riapertura del Museo di storia naturale "Silvia Zenari"

Il Museo civico di storia naturale di Pordenone riapre dopo il progetto di rimozione delle barriere fisiche, sensoriali e cognitive finanziato con fondi dell’Unione europea – Next Generation EU – PNRR. Un modello innovativo di museo accessibile, in cui sono state abbattute le barriere architettoniche, fisiche, sensoriali e cognitive ed è stato incrementato il grado di accessibilità, di comfort e di sicurezza degli spazi museali finalizzato all’accoglienza di persone con disabilità motorie, sensoriali e cognitive mediante tecniche di comunicazione specifiche e mirate.
  • Data 26 luglio 2024

Dopo mesi di lavori, è stato riaperto il Museo Civico di Storia Naturale “Silvia Zenari”, sempre a palazzo Amalteo – Pischiutta di via della Motta 16 a Pordenone, rinnovato grazie ai fondi PNRR intercettati attraverso il finanziamento Unione Europea- Next Generation EU di circa 500.000 euro.

Chiuso al pubblico da novembre 2023, il progetto ha consentito di costruire un modello innovativo di museo accessibile in cui sono state abbattute le barriere architettoniche, fisiche, sensoriali e cognitive ed è stato incrementato il grado di accessibilità, di comfort e di sicurezza degli spazi museali nell’atrio di accesso, nei servizi, nei percorsi orizzontali e verticali, nella comunicazione e nella segnaletica, nella qualità dell’accoglienza inclusiva, anche grazie al rifacimento dell’intero apparato didascalico, per rendere più accessibili i contenuti scientifici e culturali dei reperti.

«Un importantissimo intervento al Museo di storia naturale -spiega il sindaco di Pordenone, Alberto Parigi- l’ha reso più accessibile dal punto di vista fisico e cognitivo. Oggi tutti, normodotati e portatori di disabilità, possono accedervi e fruire delle sue informazioni. Abbiamo inoltre creato una sala polifunzionale da utilizzare come laboratorio e per convegni, che abbiamo intitolato al compianto conservatore Umberto Chalvien. Tutti questi interventi rendono il nostro Museo un’eccellenza, nell’ottica di trasformarlo in un centro culturale di divulgazione scientifica. Il rinnovamento e il potenziamento dei nostri Musei civici prosegue».

Il primo esempio in Italia per un singolo museo nel quale differenti disabilità o difficoltà motorie, sensoriali e intellettive vengono gestite tutte assieme, in modo sinergico, da varie realtà associative. Una rivoluzione sotto il profilo fisico, architettonico, sensoriale e cognitivo, che consentirà alle collezioni e ai percorsi museali e didattici di essere finalmente più fruibili e privi di barriere.

Cambia quindi il concetto espositivo del Museo, nel quale le sezioni non sono più slegate, ma in cui tutti i piani sono collegati dalla biodiversità. Tutti i testi che si trovano all’interno del Museo sono nati da una collaborazione con Immaginario Scientifico, che ha sviluppato un percorso interno di narrazione dei contenuti. Ogni associazione coinvolta è stata incaricata di “tradurre” i contenuti culturali, adattandoli a diverse modalità di fruizione: Anfass Udine si è occupata della traduzione di testi in Easy to Read e della produzione di materiali e testi; la Fondazione bambini e autismo ha elaborato i contenuti in Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) e ha tenuto un corso di formazione per il personale addetto all’accoglienza; l’Associazione Lettura Agevolata onlus, in collaborazione con Tactile Vision LAB, ha prodotto audio guide, guide LIS e mappe visivo-tattili.

 

«Il progetto non si è limitato a rimuovere le barriere, come da bando PNRR -spiega l’architetto progettista dei lavori Erica Gaiatto di Global Project Architettura Inclusiva-, ma abbiamo voluto alzare un po’ l’asticella creando un luogo di cultura inclusiva. Accessibilità degli spazi unita ad accessibilità all’esperienza culturale, quindi, in modo da renderla fruibile a tutti. Applicando i principi della progettazione universale, ad esempio, l’atrio del Museo non è solo uno spazio di accesso alle sale privo di identità, ma è diventato luogo di accoglienza dove sono stati ridisegnati gli arredi, le sedute, la segnaletica, il vano scale, gli ascensori, elementi che permettono la fruizione piacevole, confortevole e sicura degli spazi a tutti».

Puntando sulla realizzazione di un museo esperienziale inclusivo, non solo accessibile, accogliente e non discriminante, sono stati eseguiti numerosi lavori edili di rinnovamento e manutenzione sul fabbricato, come l’adeguamento degli impianti elettrici e informatici, l’eliminazione delle barriere architettoniche, un ingresso a bussola e una reception destinata all’accoglienza dei visitatori. È stata rifatta la pavimentazione esterna nell’area mammut e, grazie ad uno studio inclusivo approfondito, sono stati predisposti pannelli informativi accessibili a tutti, con contenuti multimediali e supporti tecnologici.

Sono state eliminate le criticità che incidevano su tutti i profili di utenza, curando estetica e funzionalità per rispondere alle esigenze più complesse rappresentate dalle persone con fragilità in modo da offrire soluzioni migliori per bambini, anziani e per tutti.

Grazie a dispositivi multimediali, sarà possibile accedere a mappe visivo-tattili e guide digitali con contenuti in formato audio per facilitare la visita anche a persone con disabilità visive, contenuti video in LIS (lingua dei segni italiana) ad uso delle persone con disabilità uditiva, in Easy to Read (linguaggio facile da leggere e da capire, che rende accessibili concetti o parole in modo che possano essere comprese da tutti), in CAA (comunicazione aumentativa alternativa che associa immagini e simboli alle parole) e ad esperienze di realtà aumentata per ampliare la capacità sensoriale degli utenti.

Il percorso all’interno del Museo sarà accompagnato da una segnaletica ad alta visibilità e da mappe visivo-tattili con QRcode e codice NFC per l'accesso ai contenuti multimediali. Nell’atrio del Museo è stata installata una mappa visivo tattile, anch’essa corredata di QRcode e NFC che spiega i contenuti alle persone con disabilità visive. Nelle sale si trovano i pannelli per l’accesso ai contenuti di realtà aumentata, che permettono al visitatore di accedere a contenuti digitali extra e interagire attraverso il proprio device.

II progetto ha visto la collaborazione tra gli uffici comunali del Settore Cultura, quello dei Lavori pubblici e i Sistemi informativi, che si sono coadiuvati portando ad un ottimo risultato. Gli addetti del museo sono stati istruiti sulla gestione delle emergenze di persone con disabilità da CRIBA FVG (Centro Regionale di Informazione sulle Barriere Architettoniche del Friuli Venezia Giulia), CERPA Italia onlus (Centro Europeo di Ricerca e Promozione dell’Accessibilità), Anios (Associazione interpreti di lingua dei segni italiana).

ultima modifica 2024-07-26T12:40:38+01:00
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